Dopo tanto penare la Yamaha sembra essere in ripresa prova ne sono l’ottavo posto di Alex Rins e ancora di più il sesto di Fabio Quartararo al termine del GP della Malesia. Qualcosa di impensabile ad inizio annata che fa ben sperare per il 2025.
“Sono contento considerato che abbiamo cominciato la gara con l’anteriore che non mi piace e con la posteriore abbastanza usata con già 5 giri sulle spalle. Alla fine il risultato è stato abbastanza buono e possiamo essere soddisfatti. Non è stato facile il primo giro e in particolare la prima curva avendo cominciato con uno pneumatico scartato dopo tre tornate nelle prove libere e quello dietro già utilizzato. Nella seconda partenza, invece, ero in una posizione migliore, ho frenato tardi ed è andata molto meglio specialmente se penso a quello che era successo nella prima”, ha dichiarato il francese.
Tornando allo spettacolare incidente delle prime battute che avrebbe potuto portare ad esiti peggiori, El Diablo ha raccontato: “Non so cosa sia successo e non ho guardato le immagini. Mi pare che qualcuno mi abbia colpito all’interno e poi ho avvertito come un bloccaggio ed era la testa di Miller. Non sapevo come stesse, poi però l’ho incontrato nel paddock e sono stato contento di vederlo in buone condizioni perché è stata una caduta spaventosa”.
Dopo la bandiera rossa, il transalpino è tornato in pista con la seconda moto. “Era molto diversa nell’impostazione, per cui i meccanici hanno dovuto lavorarci a lungo e anche il motore era più lento. E’ stata la moto di scorta dell’intero weekend, infatti l’avevamo già usata venerdì quando avevo avuto un guasto al motore. Direi l’abbiamo gestita molto bene”.
In merito alla crescita della M1 in questo ultimo scampolo di campionato ha affermato: “L’elettronica è la chiave? No, non credo. Di certo non è possibile trovare mezzo secondo solamente con più grip. Ci serve mezzo decimo da un po’ tutti gli elementi. Abbiamo fatto un passo avanti, ma dobbiamo farne altri. La buona notizia è che abbiamo delle idee che ancora non abbiamo vagliato, per cui l’inverno sarà impegnativo per gli ingegneri”.
A dispetto delle criticità incontrate, per il pilota di Nizza il 2024 è stato in crescendo: “Possiamo trarre del positivo da ogni circuito incontrato nell’ultimo periodo. Il Giappone è stato quello più critico, ma eravamo passati al Q2, in Australia e a Mandalika il passo è stato ottimo, in Thailandia siamo stati veloci su asciutto e bagnato qualificandoci sesti. Qui siamo partiti ottavi e abbiamo concluso in sesta piazza dopo aver fatto quinti a Buriram. Sarà dunque interessante osservare i progressi fatti dall’estate al Montmelo”.
E proprio sulla scelta di Dorna di andare a Barcellona in sostituzione di Valencia ha detto: “Ottima scelta. Per quanto ci riguarda è una pista complicata per via del grip bassissimo specialmente negli ultimi due anni, ma provare lì ci sarà utile”.