Dopo aver chiuso sul secondo gradino del podio la Sprint Race, Marc Marquez non è andato oltre la dodicesima posizione nel GP della Malesia, ma ciò nonostante, a caldo, si è detto soddisfatto di quanto fatto.
“È stato un ottimo weekend e sono molto contento. E’ chiaro che se fai un errore alla domenica sembra un disastro, ma non è così. Voglio cercare di prendere il positivo”, ha affermato.
Il momento cruciale della sua gara è stato quando a 13 giri dal termine si è trovato a terra alla curva 15. “Almeno ho recuperato la moto e sono riuscito a portare a termine la corsa. Anche se ci avessi provato non avrei comunque potuto giocarmela con i primi due. Cosa è successo? Passato il traguardo ho visto Bastianini +2”5, non ho frenato né in ritardo, né più forte e sono caduto. A differenza di Buriram non ho capito il perché, ma a volte è così. Riconosco di aver sbagliato, però sono tornato ugualmente in pista e anche se la moto era danneggiata e non riuscivo a scalare ho cercato di finire lo stesso per rispetto al team e per guadagnare qualche punto”, ha spiegato.
Prima di terminare nella ghiaia il pilota di Cervera si è goduto un bello spettacolo. “Ho comprato il biglietto per la prima fila e l’ho pagato caro – ha scherzato – Ho potuto assistere ad una bella battaglia tra Bagnaia e Martin e la cosa sorprendente è che nonostante fossero in lotta, i tempi erano velocissimi. Io ho perso la scia, ma neppure gli altri sono stati in grado di seguirli”.
“Sinceramente, se mi aspettavo un Pecco così, partito con l’intenzione di vincere, Jorge mi ha sorpreso perché si è preso tanti rischi e si sono pure toccati in rettilineo. Chi conquisterà il titolo? Sarebbe sbagliato sostenere che il portacolori Pramac lo abbia in pugno. Non si può mai dire nello sport, soprattutto sapendo che si va a correre a novembre in Europa - il suo ragionamento – Il campione in carica si è portato a casa dieci successi di gara dimostrandosi veloce, ma Martin ha sbagliato di meno finora. A livello velocistico sono stati simili. Perché tanti errori? Succede quando l’altro ti mette in crisi”.
Il ritmo complessivo della corsa odierno non è stato elevatissimo: “Faceva molto caldo e quando si hanno più di 50 gradi sull’asfalto puoi essere anche mezzo secondo più lento in termini di passo gara, poi il duello iniziale tra Pecco e Jorge ha rallentato. Può succedere che si vada più lenti rispetto all’edizione precedente e forse la costruzione della Michelin leggermente più dura nella parte centrale può aver influenzato”.
Alla domanda se sia rimasto sorpreso dalla mancanza di giochi strategici da parte del piemontese, che, per farsi aiutare da Bastianini, avrebbe potuto rallentare, il 31enne ha sostenuto: “La differenza tra i due in lotta e gli altri è gigantesca, basti pensare che Enea è giunto a 10 secondi. Si può rallentare la gara di 2 o 3 secondi, ma non di 10”.
In ultimo una considerazione sulla scelta del Montmelo quale sede del gran finale di stagione: “Avrei preferito un’altra pista, ma darò il 100%. Le condizioni meteo potrebbero rivelarsi insidiose essendo novembre”.