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MotoGP, Iannone: "Sono stato più veloce di Bautista l'anno scorso, era l'obiettivo"

"Allenarsi a casa non ti prepara a queste moto, il mie obiettivo era essere veloce ma il metro di paragone non era Bagnaia. Martin mi ha scritto ieri sera, ha visto i miei dati e mi fa "zio come guidi!", quindi sono soddisfatto di questo weekend. Io in pista anche a Barcellona? non ne abbiamo ancora parlato, chissà"

MotoGP: Iannone:

Andrea Iannone ha concluso il suo ritorno in MotoGP nel weekend della Malesia col sorriso di chi sa di aver dato il massimo. Il pilota di Vasto aveva più volte sottolineato che le proprie aspettative andavano oltre il risultato in classifica, piuttosto si trattava di assaporare delle sensazioni diverse, più estreme forse per lui che fino a poche settimane fa era impegnato sui circuiti del campionato Superbike.

Con queste premesse è quindi comprensibile la stanchezza da un lato ma anche la sorpresa e l'ammirazione dall'altro per il salto in avanti tecnologico fatto dai prototipi in MotoGP. Il tutto su di un circuito come quello di Sepang molto tecnico e con condizioni non facili che hanno messo alla prova anche gli altri piloti più abituati ai ritmi della MotoGP. C'è soddisfazione quindi, ed ora l'incognita sarà se il paddock ed i tifosi avranno ancora l'occasione di vedere Iannone in pista nell'ultimo appuntamento a Barcellona.

"E' stato davvero stancante affrontare questi 19 giri - esordisce Iannone - al quinto giro mi facevano male le braccia, sono andato in modalità sopravvivenza tutta la gara in sostanza. Un giro lo facevo piano, uno spingevo, poi di nuovo piano e spingevo ancora. L'obiettivo era finire la gara, alla fine ho fatto 15 secondi meglio di Bautista lo scorso anno più o meno a parità di moto, inoltre lui aveva avuto modo di provarla mentre io ho fatto la valigia da Jerez e sono venuto qua. Il mio metro di paragone dev'essere quello, non Bagnaia".

Hai ricevuto anche dei complimenti da Martin.
"Ieri sera mi ha scritto,  ha visto i miei dati e mi ha detto "zio come guidi!", ma ci sono certi punti in cui devi frenare e perdo tutto là. Non ho ancora i riferimenti e non conosco i limiti della moto. Non sono riuscito a sfruttare né i freni, né l'aerodinamica, ma sopratutto fisicamente non riuscivo a frenare. Ci sono alcune cose che puoi fare solo sulla moto, non sono cose per cui puoi allenarti a casa. In Superbike non freni come con queste moto, c'è uno studio per cui in Malesia e Giappone sono i circuiti in cui si frena di più, e si frena per sei secondi di media e la moto di prima senza aerodinamica esercitava una forza sulle braccia di circa 150kg a frenata, parliamo del 2014. Se pensi che ora la forcella è da 150 anziché 135, più l'aerodinamica... con tre giorni di test, ti riposi due giorni e poi potresti andare il doppio".

Magari però in aereo un pensiero su Barcellona lo farai già, ti torna la voglia di tornare subito in moto?
"In questo momento non ne abbiamo ancora parlato, non è una decisione che prendo io. Se me lo proponessero ci penserò un attimo, non ho ancora parlato né con Valentino né con altri. Sicuramente dovrà essere una volontà di tutti, di Dall'Igna ma anche mia".

Nel complesso come è stato questo tuo ritorno in MotoGP, ti sei divertito?
"Molto senza dubbio, vado via contento perchè mi fa piacere vedere di poter essere ancora veloce, che è quello che mi interessa. Lo sanno tutti, hanno visto i dati, questo è il bello e sento di aver fatto il mio. Non dovevo fare cavolate e finire la gara, ho dimostrato di essere veloce ma affrontare una gara ovviamente è un'altra cosa, bisogna essere preparato fisicamente".

Dopo cinque anni dal correre su un prototipo in MotoGP, quale pensi sia la cosa peggiore, quale la migliore, e cosa ti ha stupito di più?
"Sicuramente è molto fisica, ma non c'è una cosa brutta. Forse c'è il fatto che quando sei dietro a qualcuno, la moto non è più una moto, non fa quello che farebbe quando sei da solo. Quando sei da solo puoi essere veloce, ma quando sei dietro a qualcuno è molto difficile superare e capire cosa fare, ovviamente per me che avrò fatto si e no 100 giri in questo weekend. L'incredibile sicuramente è il progresso tecnologico, ed anche il box qui conta molto".

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