L'azzardo tecnico ha premiato la Yamaha e in particolare Fabio Quartararo che, al termine del sabato di azione a Sepang è apparso fiducioso e incoraggiato in prospettiva futura. Scattato dalla piazzola 8, il francese ha dato vita ad una Sprint Race solida, conclusa in quinta posizione a quasi otto secondi dal vincitore Martin.
"Oggi è stata una giornata positiva, specialmente nelle libere 2 il mio passo è stato ottimo, in qualifica invece non capiamo come mai gli altri riescono a progredire in maniera tanto significativa, anche di oltre 2 secondi come Bagnaia e Jorge, mentre noi di appena 1”2 - ha ragionato a caldo - Nel pomeriggio al comtrario, siamo andati bene, anche se abbiamo faticato con l’anteriore. Vedremo domani, però chi è davanti a noi è difficile da raggiungere. A livello di performance sono messi molto meglio di noi”.
L'ultimo appuntamento positivo per la Casa del Diapason è stato Misano, ma a Sepang le condizioni sono altre. "E’ una pista totalmente diversa - ha affermato - Purtroppo non abbiamo usato il motore preventivato che specialmente in corsa può fare la differenza, comunque dobbiamo pensare al presente. Oggi siamo stati competitivi e di solito nel GP andiamo meglio, ma non saprei cosa aspettarmi".
Sicuramente il livello del gruppo si è alzato e mettere in difficoltà le Ducati è sempre più complicato:"Abbiamo tenuto tutti velocità altissime nella Sprint, credo che siamo stati 10 secondi più rapidi del 2023 sebbene nel circuito non sia cambiato nulla. Merito delle moto e forse delle temperature più basse".
Alcuni ritocchi apportati sulla M1 hanno dato buoni frutti. "Abbiamo fatto grosse modifiche in termini di elettronica. Solitamente quello è un punto che critico molto e che ritengo una nostra pecca in confronto agli altri, ecco perché per questo weekend ho voluto un cambiamento drastico. Anche se poteva non funzionare ci ho provato. Abbiamo fatto un passo avanti, anche se senza esagerare dato che l’elettronica è delicata e basta niente che fai un highside. Adesso devo controllare molto di più ed è più difficile gestire la moto, ma la prestazione è migliore ed è quello che stavamo cercando. E’ come essere su una 500? Non esattamente, ma è un po’ così se si fa una comparazione con le Desmosedici. Come detto non è facile guidare quando non si ha abbastanza grip per avere il pieno controllo dell’acceleratore e del controllo di trazione visto poi che la moto si muove di continuo. In ogni caso in pochi giorni abbiamo fatto buoni progressi".
"Perché l’abbiamo fatto adesso? Sarebbe stato possibile pure in precedenza, ma c’erano altre criticità da affrontare. Adesso possiamo analizzare meglio la situazione e cosa fanno gli altri. Qui ci sono molte curve in cui ci si può fare un’idea", ha concluso.