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MotoGP, Acosta: "Bisogna correre l'ultimo Gran Premio fuori dalla Spagna"

"Dobbiamo vedere il lato umano delle cose". Sul mancato ingresso diretto in Q2 a Sepang: "sensazioni diverse rispetto ai test, dobbiamo lavorare sull'elettronica"

MotoGP: Acosta:

La maggior parte dei piloti ha preso posizione contro la possibilità di correre a Valencia e, questa volta, Dorna e FIM li hanno ascoltati. Prima che fosse comunicata ufficialmente la decisione di cancellare il GP, anche Pedro Acosta aveva detto chiaramente che non avrebbe avuto senso correre in una zona devastata dall’alluvione.

Credo che non sia logico correre a Valencia in questo momento - ha spiegato - Penso che si debba fare un altro Gran Premio, perché non si può decidere un Mondiale di MotoGP dalla sera alla mattina, ma non è logico andare lì con quello che hanno passato e tutto quello che sta ancora succedendo. Credo che dobbiamo vedere il lato umano delle cose e non penso che si debba andare in nessuna pista spagnola, dobbiamo andare fuori dalla Spagna. La MotoGP è una festa per tutti, ma che vinca Pecco o Martin, non potrebbero festeggiare, passerebbero per cattivi. Dobbiamo portare questo spettacolo fuori dalla Spagna”.

La MotoGP non farà tappa a Valencia e ora si dovrà capire quale sarà la pista su cui si correrà l’ultimo round della stagione. Intanto a Sepang si sta disputando il penultimo GP e Acosta non ha raggiunto l’ingresso diretto in Q2 per 76 millesimi di secondo.

Ho avuto sensazioni diverse rispetto al test, la pista è cambiata rispetto a febbraio e bisogna capirlo. Non vado male, sia per quanto riguarda il passo che il giro secco, ma dobbiamo sistemare l’elettronica, siamo un po’ in ritardo in quell’aspetto. Sappiamo già dove guardare perché ci era successo già in Austria, non è un problema molto grande”, il riassunto della sua giornata.

Come sempre, i test sono una cosa e il fine settimana di gara un’altra.

A febbraio facevamo i time attack al mattino, oggi alle 4 del pomeriggio. Fa più caldo e dopo che hanno girato le Moto2 e le Moto3 la pista peggiora un po’, però ora mi sento un po’ più preciso nella guida, ho tutto più sotto controllo - ha sottolineato Pedro - Perdiamo tanto in accelerazione e devo migliorare anche nel terzo settore della pista. Mi manca un po’ di esperienza, quindi mi serve del tempo per progredire, ma sappiamo dove lavorare”.

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