Il decimo posto ottenuto nella Sprint Race thailandese non è stato confermato nella gara di domenica, anche per questo Fabio Quartararo si è presentato alla vigilia del GP della Malesia senza grosse attese.
"È difficile dire cosa potremo aspettarci. Abbiamo novità da provare, in particolare il motore. Personalmente vorrei provare qualcosa di diverso in termini di stile di guida, ma soprattutto sul fronte dell’elettronica. Cercheremo di apportare un grosso cambiamento. Magari darà frutti, magari no, sicuramente non possiamo focalizzarci su un aspetto specifico, ma azzardare perché potrebbe aiutarci", ha dichiarato.
Il propulsore che avrà a disposizione non è nuovo di zecca. "L’avevo provato per qualche giro, poi però aveva avuto un guasto elettronico per cui non funzionava bene, mentre Rins non ha avuto problemi. Entrambi abbiamo comunque avuto sensazioni positive. Nel complesso dovrebbe essere più potente. Finora io e Alex abbiamo usato specifiche diverse, quella con cui mi sono trovato meglio era meno potente, quindi speriamo che questa mi garantisca qualche cavallo in più. E’ l'unico aspetto positivo? Avendo avuto quella problematica e altre tante cose da provare non ricordo bene. In ogni caso per il resto nel fine settimana avremo anche un nuovo scarico", ha svelato.
Alla domanda se si tratti del quinto motore inedito, il francese ha replicato: "Non so, ho provato tanti propulsori e chassis quest’anno. In queste trasferte asiatiche anche se i risultati non sono sempre stati ottimi c’è stato del positivo. Ad esempio in Thailandia mi sono qualificato in sesta posizione, il passo è stato buono e sul bagnato ancora di più; in Australia, anche se ho faticato a riscaldare le gomme non eravamo messi male, quindi c’è stato sempre qualcosa da salvare. Abbiamo fatto passi avanti, ma troppo lentamente e gli altri si sono dimostrati reattivi, quindi dobbiamo fare qualcosa di più significativo per avvicinarci alla concorrenza".
Una delle preoccupazioni resta la frenata. "A Buriram ho cercato una soluzione differente, ma non sono mai riuscito a usare il posteriore. Questo mi ha costretto a sfruttare di più il freno davanti rispetto agli altri. Ho visto delle immagini comparative alla curva 11 e se Ducati riesce ad essere fluida, noi dobbiamo accelerare, tirare su la moto e rallentare con il davanti, altrimenti non riusciamo a curvare. E' qualcosa su cui dobbiamo lavorare. I nostri handicap sono il grip posteriore, l’accelerazione e l’arresto della moto. Ducati usa l’abbassatore posteriore in frenata? Anche noi, ma non appena freniamo la moto ritorna su”, ha spiegato.
In merito infine a quello che sta succedendo a Valencia ha detto: "Mando il mio supporto a tutte le persone anche se non è abbastanza. Non so cosa succederà. Credo che tutti abbiano visto il video dell’ingresso circuito. Credo rifare l’asfalto non sia un grosso problema, mentre lo è la città. Comunque mancano più di due settimane, per cui credo che si correrà. Da quanto ho capito non ci sono stati danni internamente".