L’alluvione che ha devastato Valencia ha messo in secondo piano ogni aspetto sportivo. Anche nella conferenza stampa dedicata ai due sfidanti per il titolo, Martin e Bagnaia hanno voluto prima di tutto mandare il proprio messaggio di supporto alla popolazione colpita. “È importate pensare a quelle persone che stanno vivendo il loro incubo peggiore e dobbiamo essere vicini a loro - le parole di Pecco - So che è impossibile fare qualcosa per loro, ma anche in Italia abbiamo vissuoto una situazione simile e spero possa migliorare presto”.
Pensi sia possibile pensare di andare a correre a Valencia?
“La cosa più importante è l’aspetto etico. La gara è una festa e in quella situazione non sarebbe corretto organizzarla. Sono sempre molto rispettoso di quello che succede nel mondo, perché in fondo viviamo tutti sotto lo stesso cielo. Io preferirei, non correre a Valencia, ma non spetta a me decidere. Non è nemmeno il momento giusto per pensare a un circuito alternativo”.
E se dovessero cancellare l’ultimo GP?
“Per me non sarebbe giusto ma, ripeto, non sono io a decidere”.
Pensiamo a questo fine settimana a Sepang.
“Sarà molto importante e dovremo lavorare bene come abbiamo fatto in Thailandia. Il sabato avevamo fatto un errore, ma lo abbiamo capito e possiamo migliorare. Devo riuscire a recuperare più di 3 punti come è successo a Buriram”.
Cosa devi fare?
“In questo momento del campionato Martin può permettersi di rischiare di meno, perché è in vantaggio. È vero che non bisogna commettere errori, ma il miglior modo per attaccare è vincere essere veloci. Per avere una buona opportunità di vincere il titolo all’ultimo Gran Premio dovrà arrivare lì con meno di 10 punti da Jorge”.
Lui qui ha il primo match-point: dovrebbe vincere tutte le gare e tu non fare punti nella Sprint e non arrivare 3° o peggio domenica.
“Mi sembrano due eventualità molto improbabili, sia per me sia per lui. Dobbiamo solo aspettare e vedere quello che succederà”.
Ormai sei abituato a giocarti il titolo in volata. Come ti senti?
“La pressione c’è sempre, ma a me piace essere in questa situazione. Sai che devi essere il più veloce possibile e non fare errori. Logicamente Jorge è in una situazione migliore della mia, è in vantaggio, come lo ero io lo scorso anno: devi pensare a restare calmo ed essere allo stesso tempo essere competitivo, non è per nulla semplice. Alla fine dobbiamo solo goderci il momento”.
Ci si riesce?
“È quello che ho imparato, sono migliorato sotto questo aspetto, ora riesco a godermi di più i risultati che raggiungo”.
Perché sei sempre costretto a chiudere il campionato all’ultimo?
“Ogni stagione capita qualcosa. Nel 2022 mi ero ritrovato con 91 punti di svantaggio da Quartararo, nel 2023 c’era stato l’incidente di Barcellona, che mi era costato molto dal punto di vista mentale, mi aveva fatto perdere un po’ di velocità. Quest’anno non posso lamentarmi della velocità, ho vinto 15 gare con le Sprint, ma ho avuto un po’ di sfortuna e ho fatto degli errori. Senza quegli episodi avrei 60 o 80 punti in più in classifica, ma è andata così”.
Com’è il clima nel box?
“È il 3° anno che siamo in questa situazioni, sappiamo quello che dobbiamo fare. La strategia è sempre la stessa: restare calmi”.