Dalle stalle alle stelle Pedro Acosta ha lasciato la Thailandia con un KO nella Sprint Race a dieci tornate dal termine a cui ha fatto seguire un ottimo podio nella gara domenicale, buon riassunto di un suo primo anno in MotoGP costellato da alti e bassi. Alla vigilia del penultimo evento stagionale in Malesia, lo spagnolo si è tenuto ben lontano dal fare previsioni, ma ha ammesso di avere un vantaggio rispetto ad altri appuntamenti.
"Dovrebbe essere più facile per noi, un po’ come il secondo round di Misano - ha confessato - Inoltre, abbiamo tante informazioni a disposizione avendo accumulato molti giri nello shakedown. Credo di essere stato l’unico pilota presente in tutti i sei giorni previsti. Va detto che le gomme saranno differenti, ma almeno ci sono meno cose a cui dovrò adattarmi. Rispetto ad allora la moto quanto è cambiata? E’ abbastanza diversa, ma in meglio".
Tornando con la mente all'episodio occorso alla curva 3 in quel di Buriram mentre si trovava alle spalle di Martin ha detto: "Non è qualcosa che mi è capitato spesso. Non abbiamo ancora capito il motivo, ad ogni modo è legato ad un piccolo cambiamento apportato alla moto. Sinceramente non ci aspettavamo si rivelasse tanto importante. Di certo la caduta non è stata causato dalla scia perché ero abbastanza lontano. Diciamo che ero di traverso e non riuscivo a fermarmi. Ho temuto di tamponare Jorge, ma fortunatamente non ero così vicino. Dalle immagini in tv sembra diverso".
Dopo l'ultima tappa in Emilia Romagna la KTM ha introdotto un nuovo telaio e una nuova aerodinamica. “Con queste novità la moto è diventata più docile. Anche se complessivamente non l'hanno resa più vincente e nemmeno più debole. siamo più sicuri, quindi dobbiamo essere contenti", ha infine svelato.