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MotoGP, Fango e strade franate: il circuito di Valencia è isolato per l’alluvione

VIDEO - Sono ore d’angoscia a Valencia per le forti piogge. La pista non ha subito danni, ma vie d'accesso e parcheggi sono distrutti: l'ultimo GP della stagione è a rischio

MotoGP: Fango e strade franate: il circuito di Valencia è isolato per l’alluvione

Valencia è stata colpita in questi giorni da una violenta alluvione che ha causato oltre 50 morti. Sono ore di angoscia in tutta la città tra dispersi e ingenti danni ad abitazioni e strutture. Le forti piogge hanno colpito anche il circuito di Valencia, che tra poco più di tre settimane ospiterà la tappa conclusiva della MotoGP.

Il fango e la pioggia hanno causato ingenti danni tanto che sono franate le strade che portano all’accesso del tracciato, al momento isolato. Un portavoce di Dorna ci ha spiegato: “le strutture del circuito di Valencia non hanno subito nessuno danno, la pista è a posto al 100%. Non ci sono stati feriti tra gli addetti ai lavori e tutti stanno bene. Penso che questa sia la cosa più importante”.

Il problema è però legato alle vie d’accesso: “Purtroppo le strade che conducono al circuito sono distrutte – ha aggiunto – La proprietà sta facendo un calcolo dei danni e sono già al lavoro in vista dell’ultima gara. Sanno infatti preparando un progetto per ricostruire una via d’accesso entro una settimana al fine di consentire l’afflusso del pubblico e addetti ai lavori”.

La situazione è quindi critica attorno alla pista tra acqua e fango che hanno comportato numerosi danni. Vedremo quindi l’evoluzione della situazione nei prossimi giorni.

AGGIORNAMENTO - La situazione a Valencia è critica, fino a ora si sono contate più di 50 vittime, ma si stanno ancora cercando i dispersi. La tempesta che si è abbattuta sulla città e sulle zone limitrofe è stata devastante. L'aeroporto è chiuso, i treni cancellati e tutta la zona è in allerta rossa. Anche se il circuito intitolato a Ricardo Tormo non ha subito danni, la strada che conduce a esso è franata e i parcheggi divelti.

In questo momento, lo sport passa logicamente in secondo piano, ma è difficile pensare che tutto possa tornare alla normalità in meno di due settimane, quando la MotoGP è attesa in città per il suo round finale. Non è solo un problema di circuito, ma di tutta la zona circostante, con tutte le strutture (anche quelle alberghiere divelte). Le prime dichiarazioni di Dorna sono rassicuranti, ma probabilmente si sta studiando un piano B per il GP finale. Logicamente servirebbe una pista agibile a metà novembre, vengono in mente Jerez e Portimao, ma anche Barcellona.

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