Dopo il titolo costruttori, in Thailandia Ducati ha vinto anche quello squadra con il team ufficiali. Il prossimo sarà quello piloti, con Bagnaia e Martin a sfidarsi per l’iride. Il direttore generale della Rossa Gigi Dall’igna ha potuto festeggiare a Buriram un altro traguardo.
“Dopo i successi di settimana scorsa, Costruttori SBK e SSP ed il Titolo piloti Supersport, festeggiamo il Mondiale Team MotoGP fieri del nostro lavoro e dello spirito di squadra che lo consolida, squadra che ringrazio di cuore in ogni sua figura, a casa e in pista - il commento dell’ingegnere veneto - A loro va il mio primo pensiero! L’ordine d’arrivo della Sprint Race è invece il modo migliore per ricordare il titolo costruttori già vinto: 8 Ducati 8! En plein favoloso! Non ci sono parole”.
Ne ha trovate per il successo di Bagnaia la domenica.
“È la nona vittoria stagionale di un Pecco oggi formidabile, il suo record personale: questo dice tutto sulla competitività del campionato di quest’anno - ha continuato Gigi - Non ha sbagliato nulla in una gara assai complicata, condizionata dalla pioggia e dalla pista bagnata dopo due giorni di prove sull’asciutto. Ha costruito un capolavoro, anche grazie all’ottimo lavoro post warm-up della squadra, e tiene così aperto un bellissimo Mondiale. Ha gestito la corsa in modo magistrale, ha saputo attendere e farsi trovare pronto, si è preso dei gran rischi per contrastare il ritorno dei suoi avversari, ha poi affondato il colpo e chiuso definitivamente il discorso: cose da campione del mondo. È stato imperturbabile in una gara insidiosa, molto difficile, tecnicamente e psicologicamente: la necessità di non sbagliare nulla e il dover per forza vincere per recuperare punti non potevano non pesare come un macigno soprattutto con questo meteo. Pecco ne è uscito con una leggerezza disarmante ed una rinnovata consapevolezza che va ben oltre i pochi punti guadagnati, comunque preziosi: è la convinzione, in realtà mai venuta meno, di poter lottare così fino alla fine, con la stessa forza e determinazione; in altre parole, una vittoria del carattere e dell’orgoglio, di grande spessore e piena di significato, importante per il morale prima ancora che per la classifica, se possibile”.
Dall’Igna ha poi fatto i complimenti anche a Jorge.
“Un Martin solido e costante ha confermato, dal canto suo, quanto sia maturato e cresciuto anche di testa, sa quando non prendere inutili rischi che non vuol dire essere meno veloce o non provare a vincere: un osso durissimo e lo si sapeva. Consolida anch’egli la sua convinzione, che ora è quella di poter fare suo il titolo con la capacità di ottimizzare ogni gara, traendone il massimo profitto possibile, come ha fatto negli ultimi GP ed oggi in particolare. In tutto questo il convincimento che sarà un finale ancor più vibrante e spettacolare, con l’invito di viverlo all’insegna della sportività, la sola che può dare il gusto autentico della vittoria” ha concluso.