Il traguardo di Buriram lo ha tagliato in quindicesima posizione e una volta sceso dalla sua moto Joan Mir non ha nascosto tutta la sua frustrazione per un risultato che poteva essere un altro se non si fossero verificati due episodi, purtroppo per lui, cruciali,
“Ovviamente sono deluso. Ieri eravamo stati competitivi nella Sprint e anche oggi lo siamo stati, ma negli ultimi dieci giri non riuscivo a stare in sella. In un attimo abbiamo perso due secondi a tornata e ancora non ne sappiamo il motivo, i tecnici stanno analizzando - ha confidato - Da parte mia ho dato tutto ciò che avevo. Sono scattato dalla diciannovesima piazza e dopo tre giri ero in lotta per i primi dieci posti. Quello che è accaduto sul finale è incomprensibile. Non riuscivo più a fermare la moto, andavo largo e non avevo più grip in angolo. Ad un certo punto ho rischiato di perdere il posteriore e la mia RC213 V è diventata incontrollabile. Forse è stata colpa delle gomme o di un cedimento elettronico".
La prestazione di inizio corsa fa comunque ben sperare. "Le prime 15 tornate sono state ottime, mi sono divertito, sono riuscito a rimontare e ad essere più veloce di chi avevo davanti. È stato fantastico lottare con chi ha una moto migliore della mia e mi sono pure lasciato alle spalle la “Coppa Giappone”, poi però è successo qualcosa. Non abbiamo finalizzato, ma credo che sia su asciutto, sia su bagnato avremmo potuto chiudere in top 10. Zarco ha fatto ottavo e io senza questo problema gli sarei finito davanti", ha detto.
"È una vera delusione perché ci stiamo avvicinando, inoltre in condizioni come quelle odierne si può fare la differenza con lo stile di guida, non certo con Ducati, ma almeno si possono battere delle Aprilia e della KTM e fare una buona corsa. Non sono quindi contento e adesso voglio andare in Malesia per giocarmi un’altra chance. E’ un vero peccato per com’è finita in quanto credo di essermi meritato più di un solo punto questo weekend", il dispiacere per aver raccolto le briciole.
In merito invece al contatto con Marquez alla curva 3 ha affermato: "Era oltre i limiti, mi ha ricordato quanto successo nella Sprint di Jerez. Non voglio commentare perché ogni volta che lo faccio finisce tutto a mio sfavore, ma non è professionale che chi viene pagato per giudicare non sappia dare una penalità. Io sono scivolato indietro di tre posizioni. Sono situazioni che succedono spesso e bisognerebbe punirle con un Long Lap così da far perdere al colpevole i medesimi posti che ha fatto perdere all’avversario".