Marquez aveva ammesso ieri di non essere al livello dei primi a Buriram, ma era difficile credergli. Il suo passo era buono, ma non abbastanza per stare con chi si è giocato il podio nella Sprint. La medaglia di legno del 4° posto è stato il risultato, giusto a sentire Marc.
“Poco a poco vedo le cose in modo più chiaro - spiega il pilota del team Gresini - Mi sono detto che avrei firmato per fare 1’29”1 in qualifica perché sarebbe stato un tempo da prima fila, non l’ho fatto ma sono stato comunque in seconda fila. Partire 5° è una buona posizione ed ero 2° alla terza curva. Pensavo di finire 3°, con Bagnaia e Martin davanti a me, ma non mi aspettavo Bastianini. Sappiamo quanto sia forte Enea quanto è in giornata e penso lo sarà anche domani, quindi cercherò di nuovo di finire al 4° posto”.
Con la GP23 non è possibile fare altro contro le Ducati più aggiornate?
“Non c’è nessun segreto, più tempo si usa l’abbassatore sulla pista e più differenza c’è e questo è uno dei circuiti in cui lo si tiene attivato per più secondi. Quanti? Preferisco non contarli! (ride)”
All’uscita della prima curva sei stato vicinissimo al contatto con Martin.
“L’ho appena rivisto in tv, eravamo molto vicini. È rientrato molto ottimista in traiettoria, aveva spazio per farlo più tardi, ma l’avevo visto andare largo e avevo deciso di portarmi un po’ più a destra. Se non l’avessi fatto, ci saremmo toccati. Siamo stati fortunati”.
Cosa ne pensi della rimonta di Martin nella Sprint?
“A me è sembrato andare bene, ma credo a Bagnaia sia parso l’opposto (ride). Stanno lottando per il titolo, Jorge era partito male e Pecco era davanti, ma non riusciva a prendere Bastianini. Martin lo ha superato e Bagnaia non ha potuto contrattaccare. Oggi Martin ha guadagnato più di due punti. Non aggiungo altro”.
Pensi che nella gara lunga Bagnaia possa reagire?
“Ha fatto una bella pole e penso che domani Pecco sarà molto forte, però io scommetto su Bastianini”.
Anche tu sembri avere un buon ritmo con le gomme usate, Martin lo ha sottolineato.
“Il mio passo è buono quando giro da solo. Nella Sprint, dietro agli altri piloti, ho dovuto cambiare il mio stile di guida, guadagno un po’ con la scia sui rettilinei, ma poi sono meno a mio agio nel resto del circuito. È l’opposto di quello che mi succedeva con la Honda. Dipenderà dal passo che si terrà, oggi ho fatto il mio ritmo, quello che avevo nelle prove, ma gli altri sono andati più veloci. Non credo che con la gomma dura cambierà perché perdo troppo nella prima metà della pista. Se provo a metterci una pezza in tutti i giri, finisco per cadere. A volte bisogna capire i limiti e provare a non commettere errori. Domani vedremo una bella battaglia tra Bagnaia e Martin perché sono entrambi velocissimi e Pecco deve rischiare. Se vuole arrivare a Valencia con qualche possibilità, domani deve arrivare davanti a Jorge”.
Oggi le 8 Ducati sono arrivate davanti a tutti.
“Ho sempre detto che la Ducati è la miglior moto sullo schieramento e lo sarà anche nei due prossimi anni. È per quello che ho preso questa strada”.
Cosa preferiresti da qui a fine anno: il 3° posto in campionato o un’altra vittoria?
“Preferisco un’altra vittoria”.
Dove è più probabile, a Valencia?
“Sì. Sepang è uno dei peggiori circuiti per me, ma potrebbe piovere (ride). Scherzi a parte, forse a Valencia avrò un’altra opportunità, anche se sarà difficile”.