Le Yamaha sono fuori dai primi dieci posti nel venerdì di Buriram. Una giornata quindi tutta alla rincorsa per le due M1 con Quartararo e Rins particolarmente amareggiati. Il primo a prendere la parola nel post libere è il francese, 12° a fine FP2.
“La giornata non è stata super positiva per noi – ha detto – il passo non era male, ci mancava però molto grip nel time attack, infatti non sono riuscito ad essere veloce come volevo. Purtroppo non è stato un grande venerdì, mi aspettavo di più. Sono quindi dispiaciuto, dobbiamo risolvere questo problema, perché abbiamo lo stesso sempre: niente grip nelle curve lente”.
Quanto influisce questo aspetto nella guida?
“La moto si muove molto al posteriore e io non voglio fare questo tipo di frenate così forti, perché tendo ad andare a forzare sull’anteriore. Devo infatti frenare solo con l'anteriore perché la posteriore non ci aiuta. Purtroppo la posteriore ha zero grip”.
Cosa pensi di quanto accaduto nelle libere ad Arbolino, centrato da van den Goorbergh?
“Non ho idea. È una situazione davvero complicata da capire tantomeno da incolpare qualcuno: non è usuale quanto accaduto stamani con un pilota fermo e il Marshall che arriva per intervenire. Fortunatamente non è accaduto nulla”
A raccogliere le sue parole è quindi Alex Rins.
“È stata una giornata veramente difficile da gestire – ha detto – lo scorso anno non ho girato qua, ma il primo contatto con il tracciato si è rivelato abbastanza positivo. Nel pomeriggio però ho sofferto: abbiamo adottato la soft anteriore e abbiamo faticato per via delle alte temperature, non riuscendo a frenare come piaceva a me. Siamo quindi passati alla dura e mi sono trovato molto meglio, ma soprattutto veloce. ho migliorato di circa sei decimi.
Nel giro secco, invece, cosa è successo?
“Nel time attack è stato tutto molto difficile. Non riuscivo a fermare la moto, andavo largo in quasi tutte le curve, accusando molti movimenti. Alla fine lamento sempre gli stessi problemi e dobbiamo quindi lavorare. Ho cercato di dare il 110% ma mi manca fiducia”.
Pensi ci possano essere delle soluzioni?
“Ho cercato di spiegare i miei problemi agli ingegneri nel box e ancora non hanno una soluzione per me. Dobbiamo continuare a lavorare. Purtroppo fatico con l’anteirore, stacco nello stesso punto di Fabio, dato che è l’unico con cui mi confronto, ma avverto grandi movimenti e bloccaggi all’anteriore. Questa cosa dura ormai da molte gare”.
Il telaio invece?
“Abbiamo un diverso telaio rispetto a Fabio. A Phillip Island abbiamo infatti optato per quello standard e le modiche non sono così male. Domani utilizzerò però lo stesso di Fabio, ovvero quello di Misano. Non voglio copiare lo stesso assetto”.