A tre gare dal termine della stagione, anche Franco Morbidelli riguarda alla sua stagione nel complesso. Una stagione iniziata con un incidente che l'ha obbligato a saltare dei test fondamentali. E' stato quindi un campionato in salita, di crescita, con i primi risultati arrivati proprio a Misano in cui il romano ha dimostrato di poter essere della partita. E' con questo spirito quindi che il pilota del team Pramac affronta il rush finale, con la volontà di inserirsi in quel quartetto che nelle ultime sfide deciderà le sorti di questo mondiale. L'ipotesi che venga poi chiamato a scegliere tra l'amicizia e la fedeltà alla squadra non è così remota.
Cosa ne pensi del campionato, ci sono due piloti in lotta per il titolo, come l'anno scorso, è un bene per la MotoGP?
"Si, è chiaro che se la lotta coinvolgesse più piloti sarebbe più divertente - esordisce Morbidelli - ma anche il testa e testa tra Pecco e Martin è bellissimo, come lo è stato lo scorso anno. Entrambi meritano di lottare per il titolo e sarà fantastico per i fan seguire l'esito di questa sfida. Sarà entusiasmante anche vedere come in tutto ciò si inseriranno piloti come Marc ed Enea. Anche a me piacerebbe entrare nella mischia anche se ultimamente ho dovuto lottare per le posizioni intermedie. In ogni caso preferisco questo duello fino all'ultima gara ad un campionato in cui si sa già chi ha vinto, e penso sia una cosa positiva anche per i piloti coinvolti".
Chi vedi come favorito?
"In questo momento sono d'accordo con Marc quando dice che Martin è favorito, anche perchè ha 20 punti di vantaggio in classifica. A livello di velocità in pista e di performance però li vedo entrambi alla pari".
Se tu ti trovassi nel mezzo, saresti obbligato a scegliere tra un'amicizia storica ed un compagno di squadra.
"In quel momento dovrò ricordarmi che sono un pilota, concentrarmi su ciò che voglio, che è vincere".
A cosa sono state dovute le tue difficoltà in queste ultime gare?
"Il livello che questi ragazzi riescono a tirar fuori è impressionante, non siamo riusciti a mantenerlo fino a fine gara. Chiaramente anche la posizione di partenza ha giocato un ruolo, a parte quella di Misano 1, in cui però sono caduto. E' una combinazione tra la partenza ed il passo quindi".
L'inizio di stagione non è stato facile, sei soddisfatto del tuo percorso sino ad ora o ti aspettavi qualcosa in più?
"Sono molto soddisfatto considerando da come siamo partiti. Ero comunque abituato a dei risultati ben diversi lo scorso anno. Sta andando tutto molto meglio, siamo in una fase di estrema vicinanza ai migliori. Per un motivo o un altro non siamo riusciti a fare meglio e ci è mancato qualcosa. Il podio di Misano è stato il miglior risultato ma abbiamo conquistato tante top 5. Siamo i primi (tra le Ducati ndr) dopo i fantastici quattro, ma preferirei farne parte".
Tra le tre gare rimaste, quale potrebbe essere la tua chance migliore?
"Mi piacciono tutte e tre, Phillip Island è stata la più difficile, ho sempre fatto molta fatica su quel circuito. Sappiamo cosa vogliamo ottenere, vedremo se ci riusciremo in quest'ultima fase di campionato".