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MotoGP, Marini: “In Thailandia entrare in Q2 è il primo obiettivo”

“Buriram è una pista che richiede molta potenza e dovremo capire quale sarà il livello di grip. La Honda sta migliorando, ma ci manca ancora la prestazione pura. La base è buona, si tratta di sistemare e ottimizzare il pacchetto”

MotoGP: Marini: “In Thailandia entrare in Q2 è il primo obiettivo”

Luca Marini guarda con fiducia all’appuntamento di questo fine settimana in Thailandia. Buriram potrebbe infatti rappresentare una buona occasione per il marchigiano per puntare a conquistare un buon risultato su una pista dove, con la Ducati, aveva chiuso sul podio la Sprint Race dello scorso anno e su cui arriva in scia al suo miglior weekend da pilota ufficiale Honda.

“Questa può essere una buona pista, perché qui di solito i distacchi sono minimi e siamo tutti racchiusi in quasi un secondo. Spero sarà così anche quest’anno, ma non so come andrà. Dovremo vedere venerdì quale sarà il nostro potenziale, perché ogni volta che cambiamo pista dobbiamo aggiustare il set-up della moto e capire quali possono essere le nostre prestazioni in quella situazioneha osservato il 27enne in conferenza stampa, parlando della possibilità di lottare per la Top 10 in Thailandia.

Sicuramente abbiamo fatto dei progressi nelle ultime gare, la moto è migliorata molto ed è molto bella da guidare, ma ci mancano ancora prestazioni - ha aggiunto - Questo è un circuito che richiede molta potenza e dovremo anche capire quale sarà il livello di grip, ma se riusciremo a trovare un buon compromesso potremo provare ad accedere direttamente alla Q2. Non ci siamo ancora riusciti ma sarebbe molto bello. Questo è il primo obiettivo e se riusciremo a ottenere una buona posizione in griglia, potremo fare una gara molto positiva”.

Luca, del resto, ha mostrato un buon potenziale a Phillip Island, dove ha forse raccolto un po’ meno di quanto avrebbe potuto. 
 
“Non so. Nella Sprint Race sono caduti in quattro o cinque davanti e ho chiuso decimo, mentre nel GP non è caduto nessuno e sono arrivato 14°. Comunque ci sono stati dei miglioramenti, che dipendono dal lavoro che abbiamo iniziato quando abbiamo cambiato strada, dopo aver capito che la direzione presa a inizio anno non era quella corretta. Abbiamo cercato di andare fino in fondo lavorando molto duramente e c’è stata una risposta da parte dei giapponesi che secondo me non era mai stata così buona in passato, in termini di velocità nella produzione e di quantità dei pezzi che portano”,
ha spiegato. 

Sta funzionando tutto bene, ma adesso dobbiamo aspettare che la performance sia sufficiente per essere sempre in Q2. Manca ancora un po’, ma le cose stanno procedendo bene e sono molto positivo - ha continuato - Cercheremo di goderci queste ultime tre gare e poi di concentrarci al massimo sui test a Valencia, per estrarre altre indicazioni per il prossimo anno”.

La Honda sembra aver ormai trovato la base su cui impostare il 2025.

“Penso che adesso sia molto cambiato il modo di lavorare in MotoGP e non si riesce più a fare una nuova moto come faceva la Honda in passato. Adesso si tratta di avere un’evoluzione costante durante la stagione e poi un’altra tra il test di Valencia e quello a Sepang, che penso riguardi soprattutto il motore - ha commentato - La base è buona e la moto si guida molto bene e sono sempre stato molto contento della RC213V, da quando abbiamo trovato il corretto bilanciamento dei pesi e il giusto comportamento. Adesso è solamente questione di sistemare e ottimizzare il pacchetto che abbiamo, in termini di prestazioni, di grip, velocità in rettilineo e aerodinamica”.

Le gare in Asia sono particolarmente sentite dalla Honda, che ha una grossa presenza sul continente. Marini ha dunque raccontato come cambia il suo approccio a questo weekend da pilota ufficiale, rispetto a quando guidava per una squadra privata.

“Penso che questo sia un fine settimana ricco di impegni per tutti i piloti, perché anche in un team indipendente c’è parecchio da fare fuori dalla pista - ha sottolineato - Ma è pur vero che la Honda ha una grossa presenza in Asia, dove ha un grande mercato. C’è molto supporto ed è molto bello per un pilota avere questo genere di sostegno anche in un periodo così difficile. Mi ha dato molta motivazione e delle belle sensazioni sia qui, che in Indonesia e in Giappone vedere quante persone hanno magliette e cappellini Honda e vengono nel paddock per cercare di sostenerci, anche adesso che le nostre prestazioni non sono quelle che vorremmo”. 

Il pilota Honda ha poi concluso commentando con un sorriso il fatto che sarà proprio la Thailandia a ospitare un test e la gara inaugurale del 2025, al posto del Qatar: È fantastico poter girare qui con il caldo quando a casa si gela. È perfetto!”.

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