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MotoGP, Alex Marquez: "Bagnaia arrabbiato per Aragon? È normale nella sua posizione"

"Gli incidenti si ricordano di più dei propri sbagli, alla fine sta rischiando di perdere il titolo. Marc è l'unico a vincere con la GP23? È stato aiutato dall'aver guidato la Honda fino all'anno scorso"

MotoGP: Alex Marquez:

Partito bene e sotto i migliori auspici di un buon campionato, nel corso della stagione Alex Marquez ha perso smalto oltre a numerose posizioni in classifica generale soprattutto a causa di diverse scivolate. Attualmente dodicesimo complessivo, il pilota della Gresini Racing vuole solo una cosa per il finale di annata, lottare di nuovo con il primo gruppo anche se le incognite sono molte.

"Non arrivo a Buriram con le migliori sensazioni - ha confessato -  Diciamo che il secondo appuntamento di Misano ci ha complicato la vita e ancor di più la caduta di Aragon, per cui cercheremo di tornare ad una moto più simile a quella di inizio anno. Vedremo se funzionerà e se sarò in grado di ritrovare la fiducia dopo le varie cadute".

Finora suo fratello è stato l'unico in grado di vincere con la GP23. "Otto titoli in MotoGP non si conquistano per caso - ha sorriso - Sicuramente è stato aiutato dal non aver utilizzato la GP22 che aveva tanti aspetti positivi,  era più facile da guidare e ti sentivi subito a tuo agio. Venendo dalla Honda che era inferiore, ha fatto semplicemente un passo avanti. Sicuramente, poi Marc fa la differenza".

Infine una chiosa sulla bagarre per il titolo. "Bagnaia sostiene che il suo campionato è condizionato dal nostro contatto al Motorland? E’ normale che quando ti giochi il titolo ti faccia arrabbiare ciò che non controlli al 100%, come possono essere gli incidenti di gara. Quando lottavo per il Mondiale in Moto2 ricordavo più le collisioni con altri che i miei sbagli. Mancano tre appuntamenti dalla fine, ha 20 punti di svantaggio e sta rischiando di veder sfumare il terzo titolo consecutivo. E’ più nervoso di Martin? Non mi stupisce perché è più indietro. Jorge si può permettere di sbagliare, lui no", la sua sentenza.

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