Finisce qua, dove tutto ebbe inizio. A Jerez si è conclusa la stagione 2024 del Mondiale Superbike, che ha incoronato Toprak e la BMW vincitori. Una cavalcata trionfale quella del turco, che quest’oggi festeggerà in Patria quel titolo a lungo atteso e sognato, scrivendo una nuova pagina di storia nel mondo delle derivate.
Toprak sorride e assieme a lui lo fa Nicolò Bulega, rivelazione a tutti gli effetti di questo 2024. Se da una parte c’è chi gioisce, dall’altra c’è chi invece è costretto a leccarsi le ferite. È il caso di Alvaro Bautista, che saluta Jerez con la peggior prestazione di sempre. Davanti a lui un lungo inverno con l’obiettivo di ricostruire e ripartire.
IL BELLO – Non uno, ma ben quattro, ovvero i campioni di questa stagione: Toprak Razgatlioglu, Adrian Huertas, Aldi Mahendra e Ana Carrasco. Diversi tra loro, ma con un denominatore comune, la vittoria.
IL BRUTTO – E pensare che una settimana fa stava festeggiando il podio in Gara 1 a Estoril con Honda. La tappa di Jerez lascia l’amaro in bocca a Iker Lecuona, vittima della frattura al metatarso del piede sinistro. Un duro colpo da incassare per lo spagnolo, che ha chiuso in anticipo il weekend di gara. Lo aspettiamo nuovamente in azione augurandogli una pronta guarigione.
IL CATTIVO – Maria Herrera ci ha provato fino all’ultimo a vincere il titolo del Femminile, centrando Sara Sanchez, ma finendo lei stessa a terra. Un epilogo amaro per la giovane spagnola, che fino a tre curve dal termine sognava il titolo iridato, invece è costretta ad ammirare dal gradino più basso Ana Carrasco. Il secondo posto lascia l’amaro in bocca, ma può consolarsi con il sostegno da parte del pubblico, in attesa di ritrovarla nuovamente il prossimo anno al via del Femminile.
LA DELUSIONE – Un anno fa di questi tempi festeggiava il titolo mondiale condito da tre vittorie, adesso invece sembra finito in un incubo. Una tappa da horror quella di Jerez per Alvaro Bautista, il cui conto delle cadute si è perso. A fine stagione sono più di 120 i punti di distacco dal suo compagno di squadra. Martedì è già tempo di test con l’obiettivo di tracciare una nuova strada da seguire.
LA CONFERMA – Se da una parte del box Aruba ci si lecca le ferite, dall’altra invece si stappa Prosecco. Ancora una volta Nicolò Bulega si è rivelato una certezza a tutti gli effetti. Per vincere il titolo serviva un miracolo e al tempo stesso una debacle da parte di BMW. Il sogno iridato non si è realizzato, ma Nicolò saluta la Spagna con record di tutti i tempi in pista e due vittorie.
L’ERRORE – Andrea Iannone ha tentato il colpo, ma purtroppo non è andato come sperava. Alla fine la manovra in Gara 2 pesa non poco nella corsa verso un podio che avrebbe chiuso la stagione. Il suo 2024 rimane però al di sopra alle aspettative e noi lo aspettiamo per un 2025 tutto alla carica.
LA SORPRESA – Insieme non li avevamo mai visti sul podio, ma a quanto pare c’è sempre una prima volta. Michael van der Mark saluta la tappa di Jerez con un terzo posto, regalando una doppia festa a BMW nel weekend che vale il titolo iridato.
IL SORPASSO – Bulega su Toprak alla curva 5 in Superpole Race. Pulito, calcolato ed efficace, quanto basta per assicurarsi il successo.
LA CURIOSITÀ – Toprak vinto con BMW e Yamaha, ovvero due marchi diversi. Allo stesso modo fecero Toseland e Corse, il primo con Ducati e Honda, il secondo con Ducati e Suzuki.
IO L’AVEVO DETTO – Iannone nel weekend di gara: “Correre a Sepang al posto di Di Giannantonio? Il telefono non è mai squillato”… secondo noi però ci andrà!