Ancora una volta domenica pomeriggio a Phillip Island Marc Marquez ha fatto sussultare il box Gresini. All’inizio per colpa di una partenza dalla prima fila vanificata dalla visiera a strappo finitagli sotto la ruota posteriore che lo ha portato ad essere risucchiato da parte del gruppo e poi a rimontare, e alla fine per un successo meritato quanto insperato al termine dell’ennesimo recupero.
Al suo quarto centro stagionale con i colori del team italiano se si calcola anche la Sprint Race di Aragon, lo spagnolo andrà via a fine campionato con la gioia di essere tornato ad imporsi, ma soprattutto con la consapevolezza di aver provato ai detrattori che i suoi primi posti del passato non erano merito soltanto di una Honda cucita su misura sulle proprie esigenze, nonché di aver convinto ancora di più chi già lo sosteneva.
A caldo e con ancora addosso l’adrenalina per il trofeo appena portato a casa dal suo pilota, il team manager Michele Masini si è lasciato andare definendo l’otto volte iridato “il numero uno in pista”.
“L’episodio al via? Non posso dire niente perché continua a sorprenderci. In questa occasione c’è stato il problema in avvio con la conseguente risalita, che si unisce a quella di sabato. E’ incredibile. Verso i tre quarti della corsa avevamo già visto che aveva il ritmo e che Martin era ormai al limite, però è davvero allucinante la mentalità che ha e come ha saputo gestirsi”, le parole del dirigente riprese da AS.
“Quello che sta facendo con la Ducati del 2023 è fenomenale e credo che l’anno prossimo, con quella ufficiale, possa avere il potenziale per vincere tutto. In ogni caso, comunque finisca, per me è il migliore”, ha incoronato il 31enne a più forte della griglia.