Marc Marquez si specchia nell’oceano e trova la vittoria. Jorge Martin si accontenta e gode. Pecco Bagnaia limita i danni ma non abbastanza. Gioie e dolori sulla pista più bella del mondo, che sembra piacere alla fauna locale quasi quanto ai piloti.
IL BELLO – Archimede chiedeva una leva, Marc Marquez una Ducati per sollevare il proprio mondo. Questa volta non c’erano poco grip o condizioni complicate ad aiutarlo, è la sua terza vittoria dell’anno, ma forse la più importante. Quella che dice che il vecchio lupo non ha perso il vizio. Di vincere.
IL BRUTTO – Franco Morbidelli ci piace, ma non in queste ultime gare. C’è gente che venderebbe la nonna per guidare la sua moto, lui ce l’ha ma sembra voglia tenerla nascosta. Manca il guizzo, la scintilla, quel risultato che ci faccia dire: bentornato, Franco. Aspettiamo.
IL CATTIVO – C’erano uno stormo di gabbiani, delle oche e un coniglio, mancavano solo i due liocorni. A volte, più che una pista, Phillip Island sembra uno zoo. A ogni GP, qualche volatile ci lascia le penne e qualche pilota una manciata di capelli bianchi. Va bene il fascino della natura selvaggia, ma qui si esagera.
LA DELUSIONE – Per Bagnaia Phillip Island è quella ragazza per cui hai perso la testa, ma che non ti concede mai un appuntamento. A Pecco piace, ma è un sentimento non ricambiato. Il due di picche gli è costato 10 punti. Persi.
LA CONFERMA – Il minicampione David Alonso si fa strada nel libro dei record eguagliando Valentino Rossi con 11 vittorie stagionali nella classe cadetta. Lo abbiamo definito “mini”, ma solo per l’età.
L’ERRORE – Sicuramente l’ha commesso (involontariamente) Bezzecchi tamponando Vinales nella Sprint. Però, dopo essersi rialzati indenni da un incidente come quello, si potrebbe aspettare un po’ prima di esternare il proprio umore con il dito indice. Vero, Maverick?
LA SORPRESA – A Casey Stoner saranno brillati gli occhi a vedere una moto senza ali. Raul Fernandez ha compiuto l’esperimento correndo senza gli spoiler anteriori sulla sua Aprilia. Solo un esperimento, sicuramente riuscito per i tifosi più conservatori.
IL SORPASSO – È il piatto forte di casa Marc Marquez, lo condisce ogni volta con una spezia diversa e non stufa mai. Lui preferirebbe complicarsi meno la vita in partenza, dal divano, invece, non ci lamentiamo.
LA CURIOSITA’ – Ducati aveva ancora qualche record da battere. Non aveva mai messo 6 moto davanti a tutti in un GP. Prima di ieri.
IO L’AVEVO DETTO – Bagnaia venerdì: “nessuno sta riuscendo a fare la differenza, nemmeno Marquez”. Marc deve averlo sentito.