Jorge Martin conclude un sabato perfetto, dopo aver conquistato la pole in qualifica ed aver trionfato di misura nella gara Sprint. Lo spagnolo con una partenza ottima si è da subito imposto in gara dettando il passo e lasciando il vuoto dietro a se. L'errore alla prima curva di Marc Marquez gli farà "tirare un sospiro di sollievo" dirà poi ai giornalisti, mentre Bagnaia con qualche problema cede il passo a Marc ed Enea e chiude fuori dal terzetto dei più veloci, consegnando così a Martin un vantaggio di 16 punti sull'italiano. Il tracciato di Phillip Island, primo degli ultimi quattro terreni di scontro nella lotta per il titolo, getta così le basi per l'inizio dello scontro finale, con lo spagnolo al momento in testa ma senza tener fuori attori fondamentali come Marquez e Bastianini a fare da ago della bilancia in quest'ultima rush finale di campionato.
"E' stata una bellissima gara, un sabato perfetto in termini di risultato, ma non perfetto in termini di sensazioni - esordisce lo spagnolo - perchè la perfezione non esiste. Ci sono alcuni dettagli del bilanciamento della moto che vorrei migliorare in vista della gara di domani ma nel complesso è stata una partenza perfetta, sono riuscito ad aumentare le distanze lentamente per poi gestire fino al termine della gara. Non è stato facile mantenere alta la concentrazione in alcuni momenti ma vincere oggi è stata una soddisfazione incredibile".
Avete avuto una sola sessione sull'asciutto per potervi preparare alla gara di domani.
"Sicuramente non sarà facile, non abbiamo provato la media. La morbida a metà gara ha iniziato a subire un calo quindi non sarà facile prendere una decisione, ma Ducati ha degli ottimi ingegneri che sicuramente ci daranno una mano. In termini di sensazioni e stile di guida però mi sento già pronto per domani, il passo era veloce. Con la media purtroppo non ho girato neanche ieri per via della caduta, oggi Bezzecchi l'ha usata ma non mi è sembrato velocissimo quindi dovremo decidere anche in base a queste informazioni".
Che lezione hai appreso da questo primo assaggio di Phillip Island?
"Credo che abbiamo ancora margini di miglioramento sull'elettronica. L'aver corso per gran parte del tempo da solo mi ha aiutato ad affinare le sensazioni sulla moto, e questo mi ha fatto capire di cosa ho bisogna per andare ancora più veloce. So già che direzione prendere in vista della gara di domani in termini di setup della moto".
Nella Sprint hai spinto sin dai primi giri, potrebbe essere la migliore strategia anche per domani?
"Nei primi due giri ho spinto molto è vero, poi non so se ci fosse meno vento oggi, ma pur non spingendo continuavo a migliorare. Essere nell'1'27''9, 1'27''8 non è stato uno sforzo, e se qualcuno come Marc mi avesse raggiunto avrei avuto qualcosa in più da dare. Ma più mi concentravo su questi dettagli più rischiavo di perdere la concentrazione, quindi la chiave è anche in questo equilibrio a livello mentale. Se spingi troppo rischi di cadere, ma anche se vai troppo lento puoi comunque commettere un errore. Oggi ho tenuto il passo costante ed è stato questo a darmi un vantaggio".
Chi pensi potrà essere il tuo rivale principale domani?
"Sarà Marc senza dubbio. Lo sapevo già da prima della Sprint. Non so cosa gli sia successo a inizio gara, nei primi giri avevo Bezzecchi dietro e questo mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, perchè con Marc dietro sarebbe stata una storia diversa oggi. Sul finale è riuscito a mantenere il mio passo quindi vedremo domani cosa succederà. Se anche dovesse prendere la testa della gara potrebbe essere positivo, mi permetterebbe di seguirlo e non è con lui che mi gioco il titolo, l'importante è essere veloci".
Anche in qualifica ti sei assunto un rischio montando la dura all'anteriore.
"Ho voluto fare un tentativo perchè ho pensato che se avessi usato prima la media davanti, non avrei avuto tempo per portare la dura in temperatura. Credo sia stata una scelta azzeccata, in passato abbiamo avuto problemi con questo tipo di decisioni".
Cosa ti rende così competitivo qui in Australia?
"Lo so ma non posso dirtelo! - scherza coi giornalisti - qui si corre con uno stile simile a quello della Moto 3, con tanta velocità in curva e cambi di direzione. Ciò che fa la differenza qui oltre alle temperature è anche il vento, a seconda di come arriva la pista cambia, può aiutarti o esserti d'intralcio".
Sembra che Bagnaia invece stia avendo dei problemi.
"Ho lavorato come in Giappone, non so cosa gli sia successo, la verità è che mi concentro solo su me stesso, ho già i miei problemi da affrontare senza dover pensare anche ai suoi".
Settimo in partenza e sesto al traguardo il compagno di squadra Franco Morbidelli si è detto soddisfatto, salvo che per un dettaglio. "Ad inizio gara non avevo molto grip e non so perché, poi ho recuperato un po’ sul gruppo di testa, ma dopo l’incidente sono stato superato da Binder e ho perso tempo. A quel punto era troppo tardi, Domani vedremo di fare un ulteriore passo avanti grazie ad alcune modifiche che abbiamo in mento di apportare".
Il meteo non ha aiutato. "Sono condizioni limite per andare in moto. Il vento? A volte è troppo pericoloso, altre no. Le gomme? Non so se proverò la media al posteriore".