Di Giannantonio ha concluso la Sprint di Phillip Island al 5° posto, ma la mannaia della pressione delle gomme troppo bassa gli ha tolto quel risultato. Dopo i controlli del caso, infatti, gli Steward lo hanno pulito con gli 8 secondi regolamentari e così Fabio è scalato in 7ª posizione. Un peccato dopo la bella gara in rimonta di cui era stato protagonista.
La penalizzazione, però, non è quello che il romano ricorderà della Sprint di oggi, perché è stato spettatore molto ravvicinato del terribile incidente tra Bezzecchi e Vinales alla prima curva.
“È stato uno dei momenti più paurosi della mia vita: sei a 350 all’ora e vedi due moto davanti a te esplodere - ha raccontato Diggia a Sky - Ho cercato di evitare i pezzi, ma due o tre mi hanno colpito, hanno bucato la placca di titanio sulla spalla della tuta, anche il cupolino si è rotto. Non ho capito troppo bene cosa sia successo, posso solo dire che è stato uno dei pochi momenti della mia vita in cui ho avuto paura in moto”.
Quelle immagini lo hanno colpito, ma rimane anche la soddisfazione di una bella prestazione. Quando Di Giannantonio ha parlato con i media, non sapeva ancora che sarebbe stato penalizzato.
“Peccato che faccio sempre una gran fatica in partenza - si è lamentato - C’è un motivo, nella seconda parte di accelerazione la moto si impenna tanto perché non ho una posizione ottimale in sella. Spero che il prossimo anno mi possano dare una mano per migliorare. È stata una gran rimonta perché al primo giro ero 16°, ma avevo un gran passo e riuscivo a superare praticamente chiunque avessi davanti. La gara è finita un po’ troppo presto, perché penso ci fosse per il potenziale per arrivare vicino a Pecco, magari anche a Enea. Sono comunque contento, è stata la mia migliore Sprint in termini di prestazioni ed è positivo in vista di domani. Soprattutto dopo questa mattina, in cui ho fatto un errore di troppo e ho buttato via la qualifica”.
Nonostante le sue condizioni fisiche, Fabio sta riuscendo a stare vicino ai primi della classe.
“Fisicamente sto meglio e il fatto che qui ci siano tutte curve a sinistra mi aiuta. A destra, invece, non tocco nemmeno il gomito perché non riesco a mettermi nella giusta posizione. Anche in rettilineo ho sempre le peggiori velocità perché non riesco a mettermi in carena - ha rivelato - È un peccato fermarmi, ma operarmi è la scelta giusta. Ho comunque ho un bel potenziale per domani, il podio non è qualcosa di assurdo, devo solo partire bene. Servirà una gara intelligente”.