Qualche cenno di ripresa e poi di nuovo nebbia fitta, in un saliscendi continuo. E' in questa maniera che potremmo descrivere la stagione della Yamaha finora ed è così che la dipinge anche Fabio Quartararo, ormai sconsolato per una quadra che proprio non si riesce a trovare e con essa una regolarità di risultati.
"Non c'è niente di nuovo. Grip, potenza e qualunque cosa riguardi la trazione sono gli aspetti in dobbiamo migliorare- ha dichiarato il francese alla vigilia del weekend dell'Australia della MotoGP - Dovrei dimenticare i problemi? Se non si pensa a ciò che non funziona, non ci si concentra e oggi noi abbiamo bisogno di focalizzarci su quanto ci manca e sugli elementi da migliorare. Non possiamo perdere di vista le nostre debolezze".
Chiamato a commentare la scelta di Michelin per quanto riguarda la gomma dura posteriore ha invece detto: “Se dovesse essere simile a quella portata in Indonesia non credo ci sarà d’aiuto, ma vedremo. Da domani lo capiremo. Molto dipenderà dal meteo”.
A Motegi la Casa del Diapason è tornata a soffrire dopo i buoni segnali nel secondo appuntamento Misano. "Il GP del Giappone è quello che più ha rappresentato il nostro reale stato di forma. Purtroppo la nostra moto è troppo influenzata dalle condizioni della pista. Se sono buone possiamo essere veloci, altrimenti siamo in difficoltà. In quel frangente sia io, che Rins e Gardner abbiamo faticato molto e loro sono stati fanalini di coda. Questo è qualcosa che deve cambiare", ha confidato.
Per anni la M1 ha dominato sul tracciato australiano. “Direi proprio che non siamo più un riferimento. Nel 2023 avevamo faticato tantissimo, più che altrove, ma l’asfalto è nuovo e la SBK ha dimostrato che la pista è molto più veloce. Se ci fosse più grip potremmo essere agevolati”.