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Ed è eccoci qua, arrivati al gran finale di Jerez, dove tutto ebbe inizio lo scorso gennaio con i primi test invernali. Nel mezzo undici round tra Australia, Spagna, Olanda, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Inghilterra e Portogallo.
Ora è arrivato l’ultimo, quello che deciderà la corsa iridata con la sfida tra Toprak e Bulega separati da 46 punti. Da una parte c’è il turco, che con BMW punta a scrivere una storia che mai nessuno avrebbe immaginato lo scorso inverno, dall’altra Nicolò, rivelazione a tutti gli effetti di questo Mondiale nella sua stagione da rookie.
Ovviamente i favori del pronostico sono tutti dalla parte di Razgatlioglu, a cui bastano 16 punti per laurearsi campione a prescindere da ciò che farà Bulega. Detto in parole povere: Bulega può anche vincere tutte le gare mentre con un terzo posto Toprak sarebbe iridato.
Per come lo conosciamo, siamo convinti che il portacolori BMW non voglia fare troppi calcoli, puntando a chiudere il Mondiale con un tris. Ovviamente però la concorrenza è agguerrita a partire dal fronte Ducati: oltre a Bulega, c’è infatti da capire quello che sarà il potenziale di Bautista e Iannone, velocissimi nei test dello scorso gennaio sul tracciato andaluso.
E che dire poi di Petrucci, vincitore del titolo indipendente con Barni. Al tempo stesso ci aspettiamo conferme da parte di Honda, reduce dal podio di Lecuona a Estoril, così come da Rea e Yamaha, in netta crescita nel recente round in terra portoghese.
Per quanto riguarda la corsa al titolo BMW è quindi pronta a festeggiare, ma sul fronte costruttori Ducati potrebbe prendersi una mezza rivincita nei confronti della Casa di Monaco. Al momento la Rossa ha 35 punti di vantaggio e Jerez potrebbe regalare una piccola soddisfazione con il titolo marche alla Casa di Borgo Panigale.
Insomma: di carne al fuoco ne abbiamo sulla griglia perché anche in SSP c’è un titolo da assegnare con Huertas che ha 45 punti di vantaggio su Manzi. Nel Mondiale femminile, invece, sarà corsa a tre con Carrasco che arriva da leader seguita da Herrera e Sanchez. Infine i giochi sono aperti anche in SSP300 con la corsa a tre Mahendra, Veneman e Iglesias Bravo.
La parola passa ora alla pista.
