Tutto si deciderà a Jerez tra meno di una settimana, dove verranno assegnati i titolo Superbike, SuperSport, Femminile e SuperSport300. Toprak ha già iniziato i preparativi e siamo convinti che Bulega proverà in qualche modo a imbucarsi. Solitamente sono proprio questi quelli che poi alla fine si divertono di più, anche se questa volta siamo abbastanza convinti non sarà così.
C’è chi invece, come Alvaro Bautista, ha già fatto sapere che non si muoverà da casa perché siamo dell’idea che possa sentirsi fuori luogo, ancor di più presentandosi in abito rosso a una festa dove i colori richiesti sono il nero, il bianco e il blu.
Questo è quanto ci ha detto Estoril in vista del gran finale di Jerez.
IL BELLO – Dire Toprak, a un passo dal titolo SBK, così come Huertas, a un soffio da quello SSP, sarebbe scontato e allora preferiamo citare i nomi di Danilo Petrucci e Stefano Manzi. In Portogallo Petrux festeggia addirittura due volte con il titolo indipendent versione pilota e team, regalando a Barni una stagione da incorniciare. Nella categoria di mezzo, invece, Stefano riporta la Yamaha R1 sul gradino più alto tenendo ancora aperti i giochi iridati.
IL BRUTTO – Andrea Locatelli ci ha messo il cuore e forse qualcosa di più. Peccato che per tenere il passo della concorrenza sia necessario andare oltre il limite con il rischio di finire a terra. Ne sa qualcosa in Gara 1 e Gara 2, dove per ben due volte ha gettato all’aria la possibilità di lottare per il podio, dovendo leccarsi le ferite.
IL CATTIVO – Sabato è caduto, domenica è addirittura finito a fare da scudiero al suo compagno di squadra. Siamo dell’idea che Alvaro Bautista non veda l’ora di voltare pagina di questo 2024, guardando alla stagione che verrà. Alla festa di Toprak a Jerez siamo convinti che non vorrà unirsi, preferendo rimanere a casa dedicandosi a qualcos’altro.
LA DELUSIONE – Il rischio è che l’ultima immagine di questa stagione possa essere quella di lui nella ghiaia a tirare pugni a terra per la rabbia. Un weekend da dimenticare quello di Estoril per Remy Gardner, caduto con tanto di frattura al polso. Lo aspettiamo presto in sella alla R1, augurandogli una pronta guarigione.
LA CONFERMA – Se questo titolo è ancora da assegnare dobbiamo ringraziare in parte Nicolò Bulega. Il portacolori Aruba ha fatto della costanza la propria arma segreta, rivelandosi anche in Portogallo il suo diretto rivale a tutti gli effetti. I punti dalla vetta sono 46, portare a casa il titolo sarà impossibile, ma forse lui il suo Campionato già lo ha vinto.
L’ERRORE – È bastata una frazione di secondo per passare dal sogno di riaprire tutto all’incubo di chiudere tutto. La corsa iridata di Yari Montella è finita in Gara 2 a Estoril a 10 giri dal termine. Una caduta che pesa come un macigno e lo taglia definitivamente fuori dalla corsa iridata. Come punizione: viaggio a piedi fino a Jerez.
LA SORPRESA – La Honda ha fatto passi avanti da gigante e Iker Lecuona ne è la conferma. Il podio di sabato in Gara 1 è il riconoscimento per quanto lo spagnolo ha dovuto affrontare nelle ultime due stagioni. Speriamo che questo risultato possa fare da trampolino di lancio per il 2025.
IL SORPASSO – Due anni fa è stato fregato da Bautista, questa volta invece da Bulega. A quanto pare quell’ultima curva sembra un po’ indigesta per Toprak.
LA CURIOSITÀ – Bulega ha battuto Toprak per soli 3 millesimi. Non era mai successo che nella storia della SBK che un pilota vincesse con un vantaggio così ridotto.
IO L’AVEVO DETTO – Petrucci al venerdì: "Mi sa che è un po' dura vincere il titolo indipendent, mi ci vogliono 15 punti". Tranquillo Danilo, ne bastava giusto 1.