Il venerdì di Motegi non ha dato indicazioni precise sul tipo di fine settimana che ci attende, perché il meteo ha disturbato la prima sessione di libere e sul sabato del Giappone incombe la pioggia, attesa da tutti per domani mattina. Ma qualcosa che è avvenuto fuori dalla pista sembra decisamente destinato a cambiare il volto della MotoGP e stiamo parlando dell'arrivo di Fabiano Sterlacchini in Aprilia con un annuncio che dopo pochi minuti è stato seguito da un altro, ovvero quello che riguarda il futuro di Romano Albesiano in Honda HRC.
Due passaggi di consegne molto importanti ed era il caso di commentarli con chi in parte ha mosso queste pedine, ovvero Massimo Rivola. L'AD di Aprilia Racing ha accettato di commentare con noi queste novità, offrendo anche il proprio punto di vista sul futuro della MotoGP in attesa dell'arrivo di Liberty Media.
"Direi che il 2025 sarà un anno con grandi cambiamenti per Aprilia- ha detto Rivola - già lo sarebbe stato solo per i piloti diversi. Ma c’era da completare una idea per dare una spinta finale alla crescita del progetto e Fabiano Sterlacchini era un po’ il pezzo forte del mercato dopo i suoi anni in Ducati e KTM. Abbiamo avuto l’occasione e l’abbiamo colta".
Sembra un mercato tecnici sullo stile della Formula 1.
"Non credo che la MotoGP stia andando davvero nella direzione della Formula 1, direi di no perché siamo due strutture molto differenti. Sicuramente il mercato piloti di quest’anno è stato insolito, le mosse fatte hanno avuto un effetto domino e sappiamo anche che nel mondo delle due ruote, più che in quello delle quattro, tanti tecnici sono molto legati ai piloti. Per cui ci sta che ci sia stato tutto questo trambusto in generale. Avremo una formazione completamente nuova, sarà motivante ed interessante".
Gli ingegneri di spicco sono sempre più protagonisti però in questa MotoGP.
"Gli ingegneri influiscono tanto, ma secondo me è sempre il gruppo di lavoro che la fa da padrone. Oggi un gruppo solido come Aprilia Racing non dipendeva da una persona, come non dipenderà da una sola persona. E’ più una questione di far crescere il gruppo, di come farlo lavorare anche con la mentalità aperta di ricevere idee nuove da chi ha avuto una esperienza diversa".
In F1 c'è il gardening leave, ma in MotoGP non si applica. Pensi sia un errore?
"Sono scelte che ogni azienda è liberissima di fare. Ovviamente quando si applicano certe condizioni, c’è un costo da sostenere. In MotoGP non si usa questa pratica, anche perché qui chi è in primo piano sempre è il pilota. Ultimamente si parla sempre di più di tecnici secondo me soprattutto per l’incremento dell’aerodinamica delle moto, un aspetto che fa pensare subito alla Formula 1. Poi anche perché si è aperto un gap con le Case giapponesi che qualche anno fa era impossibile da ipotizzare. Da un lato però fa anche piacere pensare che persone chiave di Aprilia vadano ad avere ruoli importanti in una Casa come la Honda, vuol dire che abbiamo lavorato bene".
Sterlacchini era l'ultimo tassello per Aprilia?
"Difficile parlare di ultimo tassello, anche perché nel Racing non è mai l’ultimo! La ricerca non si ferma mai, la voglia di crescere e imparare cose nuove anche. Va benissimo avere un personale che cresce in Casa, farli crescere anche fino a ruoli importanti, ma serve anche sapere cosa fanno i nostro competitor e la chiave per sapere queste cose sono le persone".
Ti dispiace perdere Albesiano?
"Aprilia è arrivata fino a qui con Romano Albesiano. Le vittorie, i podi, tutto è arrivato con Romano. Quindi bisogna solo fargli i complimenti. Poi si deve anche dire che è una persona molto corretta e squisita, quindi è molto facile lavorare con lui. Il fatto che Honda abbia preso un italiano, ha un significato importante, da parte loro è una ammissione che hanno bisogno di rinforzi, devono prendere tecnici da chi ha lavorato meglio di loro in alcuni ambiti e quello aerodinamico è senza dubbio uno di questo".
Che futuro vorresti per questa MotoGP?
"Io non vedo l’ora che arrivi Liberty Media, ma non perché ritengo che Dorna non abbia fatto un buon lavoro, perché l’ha fatto. Solo che c’è bisogno di vendere meglio il nostro prodotto, che è bellissimo. Sinceramente credo che il momento di essere in MotoGP sia proprio questo, perché nei prossimi anni ci sarà una crescita enorme e credo che avendo in generale ringiovanito tutto, possa essere un futuro molto positivo per Aprilia".