Il gioco sta arrivando alle sue fasi finale, quelle in cui si deciderà il vincitore. Il testa a testa è fra Bagnaia e Martin, separati da 21 punti in favore dello spagnolo. Il faccia a faccia è in pista, ma inizia già il giovedì a Motegi, quando i due sfidanti sono gli unici protagonisti della conferenza stampa inaugurale del GP. Per l’occasione, Pecco ha anche svelato una grafica speciale del suo casco per Motegi. È decorato con delle foglie dai colori autunnali il suo motto, ‘Go Free’, è trasposto in caratteri giapponesi.
Avrà bisogno di correre libero mentalmente ora che il suo unico avversario è Jorge.
“È da inizio stagione che io e lui abbiamo fatto la differenza sugli altri, ma finché non è la matematica ad escluderli bisogna considerare anche Bastianini e Marquez - ha avvertito il campione del mondo - Io e Jorge sappiamo bene quanto sia facile commettere un errore e può cambiare tutto in fretta. Alla fine, non mi interessa se siamo in 3, in 4, o 5 in lotta, ma solo rimettermi in testa al campionato. Da metà stagione in poi io e Martin siamo sempre davanti, in prova come in gara noi due e penso sarà così fino a Valencia”.
Sembra una riedizione della sfida dello scorso anno.
“Sembra uguale, ma a parti invertite - ha sottolineato Bagnaia - È bello lottare con Jorge perché ci sono rispetto e correttezza fra di noi e spero in una bagarre fra di noi prima della fine dell’anno. Però non la considero una rivincita, ma una continuazione e il migliore vincerà. È stata una stagione dura per gli errori di entrambi, ma Jorge è stato più costante di me e devo fare un passo in avanti anche in termini di prestazioni perché mi è mancato qualcosa nelle ultime gare. Sono contento di combattere con lui fino alla fine”.
E batterlo, naturalmente. Pecco lo ha messo in chiaro quando un giovane pilota dell’Asia Talent Cup gli ha chiesto quale fosse il suo sogno.
“Quello che voglio di più è vincere- ha dichiarato - Niente dà la stessa emozione e tutti i sacrifici che fai nulla rispetto a quello che ti dà. Ho già realizzato in miei sogni, ho vinto in Moto3, e i titoli in Moto2 e MotoGP. Ora voglio di più, ma sono orgoglioso della mia carriera”.
Si può sempre migliorare e Motegi sarà il prossimo scoglio da superare.
“Considerando le prestazioni di Jorge a Mandalika, devo vedere quel fine settimana in positivo perché sono riuscito a recuperare 3 punti - il commento del ducatista - Motegi mi piace, è una pista che si adatta meglio al mio stile di guida, ha tante frante e accelerazioni, è simile al Red Bull Ring. L’obiettivo è guadagnare altri punti”.
C’è però un avversario in più: il meteo. “Domenica e in qualifiche potrebbe piovere, quindi bisognerà essere preparati per ogni condizione. Lo scorso anno c’era stata una gara con il flat-to-flag e Martin e io avevamo fatto primo e secondo. È il momento di non prendere troppi rischi, ma devi anche portare a casa punti, è la cosa più difficile da fare, ma anche bella perché adrenalina e motivazione”.
Con 5 Gran Premi alla fine, bisogna anche considerare quali sono le piste buone sulla carta per i due rivali.
“Questa pista è buona per me, come Buriram e Sepang, sono tre circuiti dove vado molto forte - l’opinione di Pecco - A Phillip Island io e Martin siamo simili a livello di prestazione, come anche a Valencia. Siamo in una situazione in cui devo essere migliore di lui, perché Martin può controllare un po’ di più”.
Intanto si danno definendo gli schieramenti fra gli altri piloti: Marquez dà Martin come favorito, Bastianini Bagnaia. "Gli italiani stanno con gli italiani e gli spagnoli con gli spagnoli" ha commentato Pecco con un sorriso.