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SBK, Petrucci: “Io e Iannone alla Dakar? Potremmo funzionare, ma so che cappotteremmo”

“Rossi si interessò a correre la Dakar, ma quando gli dissi che alle 5 già eravamo in moto rinunciò. Gardner? Capisco che stia vivendo un momento complicato, ma le uniche volte che l’hanno inquadrato è quando l’ho mandato affanculo”

SBK: Petrucci: “Io e Iannone alla Dakar? Potremmo funzionare, ma so che cappotteremmo”

Da Cremona ad Aragon sulle ali di una tripletta che per sempre rimarrà impressa. Sarà anche vero che Danilo Petrucci ha mancato l’appuntamento col podio ad Aragon, ma nonostante il rammarico, ancora una volta Petrux si è confermato nei piani alti della classe.

Al termine della gara, oltre che a parlare del weekend appena concluso, il portacolori Barni ha gettato lo sguardo al futuro, guardando già all’anno che verrà.    

“Vorrei chiudere il Campionato con questo stato di forma, dato che in queste ultime gare sono sempre stato a stretto contatto col vertice – ha detto – ad oggi sono addirittura quarto nel Mondiale con una scapola e una clavicola rotta, trovandomi dietro alle due Ducati Factory e a Toprak. Purtroppo ad Aragon ho preso paga, ma vorrei chiudere questa  stagione come il migliore tra gli Indipendenti”.

Danilo, si parla di questa possibilità a quattro ruote per la Dakar. Cosa puoi dirci?
“Per il momento non è ancora stato deciso nulla perché dobbiamo incastrare varie cose. La Dakar partirà ad inizio gennaio e qualora l’operazione dovesse andare in porto avrei pochissimo tempo a disposizione per prepararmi. Dico così perché a gennaio la mia pausa è già finita e mi aspetta poi un percorso molto lungo”.

A proposito di Dakar. Come te la immagini farla con Iannone?
“Sarebbe bello farla assieme, magari sulle quattro ruote. Conoscendoci potremmo funzionare: tipo io alla guida e lui che naviga, oppure fare un po’ e un po’. C’è anche il rischio che cappottiamo e quello già lo so (scherza). Battuta a parte, la Dakar è pericolosa e particolarmente impegnativa. Ne parlai anche con Rossi, perché Valentino si interessò, ma quando venne a sapere che alle 5 del mattino già si era in moto rinunciò”.

Con Gardner avete avuto modo di chiarire?
“Con Remy non ci siamo sentiti. A Cremona sono stato punito perché mi sono fatto giustizia da solo e qua mi hanno detto non siamo nel Far West. Io sinceramente non so cosa dire su Gardner, dato che le uniche volte che l’hanno inquadrato nelle ultime gare è quando gli ho fatto il medio. A Cremona, quando è successo il fatto, io stavo facendo il mio, senza stare in mezzo agli altri, dato che in MotoGP ti penalizzano al volo se ti comporti così. Penso che sta vivendo un momento complicato e forse è per quello che cerca un aiuto”.  

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