Grande avvio di fine settimana indonesiano per la VR46 Racing. Sia Bezzecchi, sia Di Giannantonio sono passati direttamente al Q2 e anche se nessuno dei due ha voluto sbilanciarsi in pronostici e previsioni si respira aria di ottimismo nel loro box.
“E’ stato un buon inizio sia come passo, sia come time attack, anche se faccio ancora fatica ad esprimermi al meglio con la gomma nuova e infatti il tempo l’ho segnato al terzo giro anziché al primo come sarebbe normale", il commento di Marco, quinto al termine delle pre-qualifiche.
Ad aiutare il riminese l'ottima sintonia con gli pneumatici. "Qui Michelin ha portato molta scelta sia per l'anteriore, sia per il posteriore e devo dire che mi è piaciuto tutto quello che ho provato, anche se non saprei indicare cosa abbia preferito. Entrambe le soft e le hard hanno dato buoni riscontri all'anteriore per cui non so ancora su quale delle due puntare", ha ammesso prima di un plauso all'organizzatore della gara.
"Hanno fatto un grande lavoro di pulizia della pista e non c’è mai stata polvere, nemmeno nelle libere 1. Ecco perché siamo andati subito forte. In Moto 3 ci sono state tante cadute? Non so per quale motivo, ma noi non abbiamo trovato il tracciato sporco", ha precisato.
Altrettanto soddisfatto Fabio ha ammesso di aver centrato l'obiettivo quotidiano concludendo la sessione al nono posto. “Sono contentissimo perché entrare in Q2 era quello che volevo, quindi è una giornata positiva anche se da un lato mi rode un po’ in quanto è la prima volta che mi sento davvero limitato a livello di forza fisica. Se non avessi avuto questo problema avrei potuto fare ancora meglio - ha confessato - Rispetto a Misano Mandalika è un po’ meno impegnativa e questo è un aiuto, ma sono due mesi che non posso allenarmi come prima e di conseguenza la mia forma fisica è in peggioramento e faccio fatica. Sono obbligato a fare tutto con il braccio destro e una volta che anche lui è finito avverto la stanchezza”.
Nonostante sia tutto filato abbastanza liscio non è mancata una caduta alla curva 16, sede di diverse scivolate. "Lì stressi tanto l’anteriore sul lato destro poiché arrivi ad alta velocità, freni in angolo e sei sul limite della gomma. Io ero stanco e non sono riuscita a tenere su la moto. Dispiace essere in queste condizioni, ma bisogna anche guardare al bicchiere mezzo pieno perché veniamo da un momento complesso in cui però non abbiamo mai mollato. Dovrò fare l'operazione? Penso al weekend. Ho già letto troppi articoli sull’argomento", ha quindi tagliato corto.