Fabio Quartararo sembra aver lasciato le gare europee col sorriso, al netto del risultato sono i passi in avanti della Yamaha a convincere il francese che la direzione intrapresa sia quella giusta. L'indonesia che lo scorso anno lo aveva visto sul podio sarà ora un ulteriore banco di prova per Fabio e la sua M1, chiamati a constatare se il cambio di mentalità e gli upgrade ricevuti negli ultimi test possano essere sfruttati e tradotti anche nelle condizioni difficili del tracciato di Mandalika.
"La scorsa gara è stata la miglior gara della stagione - esordisce Quartararo - avevamo un passo incredibile, migliore di quanto mi aspettassi, ma purtroppo a due curve dalla fine ho finito il carburante. Siamo riusciti a rimanere vicini al gruppo di testa quindi penso che abbiamo fatto dei passi in avanti".
Dev'essere stato frustrante.
"Alla fine ciò che conta non è la posizione in se ma come abbia gestito la gara, chiudere P5 o P7 non conta così tanto. Ciò che è interessante è ciò che questo comporta per il futuro di Yamaha".
La Yamaha ha lavorato su molti aspetti, quale pensi abbia influito di più?
"La mentalità è cambiata molto, da Febbraio abbiamo lavorato bene ma senza una direzione precisa. A Misano invece penso che abbiamo trovato qualcosa che può essere di grande aiuto. La direzione è tracciata, sappiamo come migliorare ma ci manca il modo di farlo. Sicuramente la potenza è una di quelle cose che ancora ci manca. Non parlo solo del giro veloce ma anche in gara".
Dati i tuoi risultati qui a Mandalika negli scorsi anni, a dispetto di una Yamaha in difficoltà, che aspettative hai per questo fine settimana?
"Penso che il primo passo sarà vedere il livello che abbiamo. A Misano avevamo un potenziale alto, dovremo capire quanto sarà alto qui in Indonesia. Il tracciato sarà sporco, ma penso che se faremo una buona qualifica potremo giocarci un risultato importante".
Cosa ne pensi del nuovo calendario?
"Non sembra male,, anche se forse sarebbe stato meglio avere l'Argentina e l'America ravvicinate. E' una cosa positiva avere più doppiette e nessuna tripletta".
Il calore dei fans per la MotoGP qui ha spinto anche una ragazza a fare centinaia di chilometri per vedervi.
"Credo che la loro passione sia incredibile. Amano il nostro sport, penso che le persone qui siano veramente appassionate, ricordo l'anno in cui la pioggia rischiò di cancellare tutto ma i fan rimasero ad aspettarci, quindi ringrazio quella ragazza per la sua passione".
Ti abbiamo visto allenarti in strada.
"Penso che allenarsi all'aperto con queste temperature possa aiutare a gestire meglio le temperature anche in gara".