Era lo scorso maggio quando in un comunicato congiunto Dorna, FIM e IRTA annunciavano la cancellazione del GP dell’India per ragioni climatiche con la promessa di riproporlo già a partire dalla stagione successiva. Ed invece, almeno secondo le indiscrezioni diffuse da Autosport, anche l’anno venturo non ci sarà alcuna gara sul circuito di Buddh.
Al debutto nel Motomondiale nel 2023, la prova asiatica potrebbe essere già dunque arrivata ai titoli di coda nonostante durante l’estate sia stato rinnovato il contratto, per tre anni, con la Invest UP, un’agenzia di investimenti del Governo di Uttar Pradesh, la zona di influenza economica da cui dipende il Buddh. Il contratto, con un valore di tre anni (fino al 2027), lasciava da parte Fairstreet, il precedente promoter e vero responsabile del fatto che la gara non è stata disputata nel 2024, dato che non ha rispettato gli impegni economici con il titolare dei diritti del campionato.. Questa volta a creare l’impedimento non sarebbe il meteo quanto la scarsa volontà delle autorità locali di investire denaro sull’appuntamento iridato.
Da quanto si sa finora il prossimo campionato scatterà dalla Tailandia nel primo weekend di marzo, per poi andare in Argentina due settimane dopo e quindi in Texas il 30. Da aprile a settembre la carovana si sposterà esclusivamente in Europa prima della parentesi orientale che dovrebbe prevedere due doppie trasferte e il gran finale con Portimao a precedere Valencia.