Tu sei qui

MotoGP, Marc Marquez: “Sfidare adesso Bagnaia e Martin sarebbe un suicidio”

“Pecco e Jorge sembrano andare meglio di me con tanto grip, ma non so se dipende dalla GP24. Hanno fissato l’asticella molto in alto e la guerra tra loro non mi giova, perché alza ulteriormente il livello”

MotoGP: Marc Marquez: “Sfidare adesso Bagnaia e Martin sarebbe un suicidio”

Vincitore dello scorso GP di San Marino, Marc Marquez è stato uno dei grandi protagonisti anche di questa prima giornata d’azione del GP dell’Emilia-Romagna, che ha visto l’alfiere del team Gresini chiudere il venerdì con il 3° tempo, alle spalle di Francesco Bagnaia e Jorge Martin. Un buon punto da cui partire per il pilota catalano in questa seconda gara consecutiva sul circuito di Misano.

Non mi aspettavo sarebbe stato più semplice. Pensavo sarei stato più indietro, soprattutto con quel tempo, perché sappiamo dai tempi del Covid che il secondo GP sulla stessa pista è sempre molto più tirato. Infatti siamo tutti vicini e veloci. È anche vero che quest’anno Bagnaia e Martin sembrano aver fatto un passo avanti in condizioni di maggiore aderenza, infatti erano molto più veloci di noi oggi - ha commentato Marc, tirando le somme del suo venerdì - Speravo che le prime prove fossero sul bagnato perché sarebbe stato un turno in meno e avremmo iniziato direttamente al pomeriggio, visto che è una pista dove subito alla prima uscita abbiamo girato sotto al giro più veloce in gara. Domani e domenica sarà ancora più veloce, però mi sono sentito bene e ho avuto delle buone sensazioni, anche se c’erano due piloti, Pecco e Martin, che andavano molto veloci e hanno fissato l’asticella molto in alto”.

I due rivali sembrano avere qualcosa in più di Marquez, che al momento non vede la possibilità di poterli sfidare.

Se la gara fosse adesso no, perché sarebbe un suicidio. Vorrebbe dire cadere. Cercheremo di continuare a lavorare, vedere come evolve la pista e vedere se possiamo avvicinarci un po’ di più” ha spiegato il pilota spagnolo, a cui è stato poi chiesto a quanto ammonta adesso la differenza di passo tra la Desmosedici GP23 e la GP24:In questo momento con la gomma media al posteriore la differenza è di tre decimi o forse anche quattro al giro. Nel time attack siamo riusciti ad avvicinarci, ma sembra che loro girino più facilmente su quei tempi”.

Che le differenza di passo dipenda dal fatto che le nuove Ducati riescono a sfruttare meglio il grip?

“Non lo so, ve lo dirò l’anno prossimo - ha risposto ridendo - Non so se dipenda dalla GP24 o da me, perché per tante volte nella mia carriera, non soltanto in Ducati ma anche in Honda, riuscivo a essere più veloce con poco grip. Mentre la situazione era più equilibrata quando c’era più aderenza e per me a volte era più difficile. Sembra strano perché di solito è più facile guidare quando c’è più grip, ma sembra che in questo caso sia tutto più omogeneo”.

L’otto volte iridato ha poi espresso il suo parere sul fatto che la lotta tra Pecco e Martin possa avvantaggiarlo.

Non mi giova perché la guerra alza il livello. Se non c’è guerra, si sta un po’ più tranquilli e la verità è che tra loro due il livello si sta alzando sempre di più e stanno sfruttando tutto il loro potenziale, il che è positivo per la categoria” ha detto, minimizzando poi sulla caduta in cui è incappato Jorge sul finale delle FP2: “Ci sono state molte cadute e temo che ce ne saranno molte anche domani mattina.  Il grip è migliorato molto, per questo ci sono state tante cadute. Quando c’è più aderenza spingiamo al limite ma non abbiamo nessun avvertimento quando perdiamo l’anteriore. Lo perdiamo e basta. Si è trattato di un incidente non importante, ma che dire del duello tra i due? Credo che per il momento vincerà Martin, che è il leader, ma vedremo alla fine della stagione”.

Anche la giornata del catalano, tuttavia, non è filata liscia come l’olio, visto che ha avuto qualche piccolo problema a inizio FP2 e nelle prove di partenza.

Ho sentito qualcosa di strano e quindi sono rientrato per controllare tutto, visto che non volevo incappare in una caduta stupida per via di qualche sensazione strana. Quando poi sono rientrato hanno risolto il problema e, anche se ha cambiato un po’ i nostri piani, la cosa importante è che questo problema non abbia influito sul risultato, perché poi sono riuscito a lavorare bene nella seconda parte del turno - ha raccontato - La partenza è un’area in cui ci sono sicuramente delle differenze tra la GP23 e la GP24, perché è il momento in cui si usano entrambi gli abbassatori. Solitamente sono il migliore e il più costante tra i piloti Ducati con la GP23, ma stamattina non sono andato particolarmente bene, quindi dobbiamo continuare a lavorarci”.

Il maggiore dei fratelli Marquez ha infine commentato il rinvio dell’introduzione del nuovo pneumatico anteriore della Michelin.

“Lo pneumatico mi è piaciuto e io, Pecco e Martin eravamo tutti sull’1’31” basso, il che significa che funzionava. Anche se mi è piaciuta però, credo sia stata una buona decisione quella di fare più test in diverse condizioni e piste differenti, perché con l’esperienza che ho in MotoGP ritengo che non si possa prendere una decisione su una cosa importante come lo pneumatico anteriore basandosi su un solo test, su un’unica pista, in un’unica condizione - ha sottolineato - Quando si cambia gomma anteriore bisogna provare e riprovare, anche perché ci sono da capire gli intervalli della temperatura e della pressione. Credo che la decisione della Michelin sia quella giusta per la sicurezza dei piloti, perché una gomma può essere molto buona qui e poi all’improvviso possono verificarsi incidenti strani, come abbiamo visto in passato con altri pneumatici”.

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy