Lasciatosi alle spalle i problemi di salute che lo hanno costretto a rinunciare al GP di San Marino e della Riviera di Rimini, Joan Mir è pronto per tornare in sella alla sua Honda RC213V per ripartire da dove aveva lasciato nel lunedì di test in Romagna e cercare di lasciare l’Italia con un solido weekend.
“Mi sento molto meglio e penso di essere al 100% della condizione fisica dopo la gastroenterite. Sono riuscito ad allenarmi e sarò in grado di affrontare un normale fine settimana dal punto di vista fisico” ha sottolineato il maiorchino, che però avrà lo svantaggio di aver macinato molti meno chilometri rispetto ai suoi avversari: “Siamo tornati nello stesso tracciato in cui eravamo due settimane fa, quindi questo sarà un pochino uno svantaggio rispetto agli altri. Dopo la sfortuna che ho avuto nel precedente weekend avrei preferito andare su un’altra pista, ma adesso siamo qui e quindi cercherò di recuperare un po’ dei giri che ho perso”.
Non sarà un fine settimana facile per Joan, chiamato a recuperare terreno e il tempo perso la scorsa gara.
“Questo fine settimana avrò da provare alcune parti che non ho potuto provare nel test. Abbiamo anche provato un pacchetto aerodinamico che è stato d’aiuto e che nel breve termine ritengo possa essere positivo per noi e possa aiutarci a essere un pochino più competitivi - ha affermato - Proveremo a fare del nostro meglio, a vedere dove siamo, e a capire come essere più vicini agli altri, sia nel giro singolo che in gara”.
Tra le componenti che il pilota Honda avrà da valutare dovrebbe esserci anche il telaio apprezzato da Zarco durante il test a Misano: “Io non l’ho provato. È una politica difficile da capire a volte, ma penso lo proverò durante il weekend”.
Mir è stato poi incalzato sulle dichiarazioni di Bagnaia, che nel test aveva constatato che la Honda ha una buona velocità di punta, ma una pessima accelerazione.
“Mi ha superato come se fosse di un’altra categoria. Raggiungiamo una velocità massima diciamo simile, anche se è forse di 5 km/h più bassa e 5 km/h sono tanti quando uno ti supera in autostrada! Non si tratta solo di questo, ma anche del fatto che loro riescono a raggiungere quella velocità più rapidamente di noi”, ha osservato.
“È una combinazione di tanti fattori, come il motore, il grip, l’accelerazione più pulita e avere meno impennata. Non abbiamo un punto debole in questo momento, ma nemmeno un punto di forza - ha continuato il Campione del Mondo 2020 - Anch’io sono rimasto molto sorpreso, perché con i tempi che fanno nel fine settimana è impossibile seguire chiunque in un giro veloce. Mi ha sorpassato tra le curve 6 e 8, e quello non è un punto dove di solito si supera. Penso non ci riescano nemmeno in Moto3 perché è una zona di accelerazione e frenata. Probabilmente perdiamo tre o quattro decimi su ogni rettilineo”.
Nonostante gli sforzi della Honda il divario con gli avversari è ancora ampio ed è proprio per questo che il pilota spagnolo è convinto della necessità di avere un aggiornamento massiccio per poter fare un netto passo avanti.
“Ho detto dopo il test che mi aspettavo di più, perché abbiamo ricevuto qualche aggiornamento, ma non siamo nella posizione di migliorare delle piccole cose - ha sottolineato - Facevamo così in Suzuki in passato, ma partivamo da una buona base e poi, con una carena, un forcellone, un passo alla volta, crescevamo. Noi al momento siamo troppo lontani per poterlo fare. Abbiamo bisogno di provare cose diverse, una moto differente e diversi motori e non abbiamo ricevuto nulla di tutto ciò”.