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MotoGP, Marquez: "Le parole di Rossi sul 2015? Ho cose più importanti a cui pensare"

"Non voglio entrare in una guerra con un pilota non più in attività. Ringrazio Bagnaia per avere cercato di fermare i fischi sul podio. Lottare per il titolo? Ho già raggiunto tutti i miei obiettivi per quest'anno, tutto quello che verrà sarà un di più"

MotoGP: Marquez:

"Il blog di Migno con Valentino? Certo che l’ho visto” sorride Marc Marquez. In quell’intervista, Rossi si è scagliato (ancora una volta) contro il pilota spagnolo, ripercorrendo quello che era successo fra i due nel 2015. Se possibile, lo ha fatto ancora più duramente del solito. Qual è la risposta di Marquez: “è semplice: in questo momento ho cose molto più importanti a cui pensare che perdere tempo con dichiarazioni di altri piloti” chiude la questione.

Pensi sia un tentativo di attacco psicologico nei tuoi confronti?
Non penso sia così, anche perché non otterrebbe niente, come era successo nel 2016, nel 2017, è tutto passato”.

Certe parole di motivano per vincere di nuovo a Misano?
Sono sempre motivato al massimo, poi bisogna essere realisti su quello che puoi ottenere. Io proverò a dare il 100% come sempre. Ripeto, l’ultima cosa che mi interessa è entrare in questi giochi con un pilota che non è più in attività.

Secondo a te qual era il suo intento?
Chiedetelo a lui”.

Pensi sia ossessionato da questa storia?
“Chiedetelo a lui. Non mi interessa, non voglio entrare in guerre che non mi portano nulla”.

Dopo la vittoria sei stato fischiato dai tifosi.
Voglio dire grazie a Pecco per avere cercato di calmare i tifosi, quando ero sul podio non lo avevo visto. Se c’è qualcuno può fermare certe cose sono i piloti. Come ho sempre detto, se tieni per un pilota, non c’è bisogno di fischiare un altro, ma sono cose che esistono, in tutti gli sport”.

Pensiamo GP che ti attende.
La cosa più importante sarà capire le diverse condizioni che troveremo. Fra un’altra gara su un’altra pista ti permette di concentrarti solo sulla guida, ma il rovescio della medaglia è che un piccolo errore può diventare grande. Nella gara di domenica mi ero sentito molto bene, soprattutto nel finale, e questo mi ha dato fiducia”.

Pensi al titolo?
Bisogna finire molto bene la stagione, il che significa lottare con i primi due piloti che stanno davanti, anzi tre perché includo anche Bastianini. Vincere il titolo? Sono molto vicino a raggiungere il livello che vorrei, ma devo perfezionare ancora degli aspetti e sono in svantaggio, in termine di punti. Non posso recuperarne a piloti che si stanno dimostrando molto costanti a livello di risultati. So che ho dei punti deboli dove lavorare, come le qualifiche e i primi giri, è quello che voglio fare in questo finale di stagione per prepararmi al meglio per la prossima. Ho già raggiunto tutti i miei obiettivi quest’anno, quindi ogni cosa che arriverà sarà un di più”.

Parliamo del futuro. Con l’annuncio di Miller, oggi è stato completato lo schieramento per il 2025. Ti stupisce che le Case giapponesi non abbiano cambiato nessun pilota nei team ufficiali?
Non lo hanno fatto perché quello di cui hanno bisogno è migliorare tecnicamente. Non sono i piloti che fanno le moto, ma gli ingegneri, altrimenti KTM, che ha il miglior collaudatore, avrebbe la migliore moto. Invece ce l’ha Ducati, che ha Pirro che non è stato un grande campione, ma è un grande tester e sa interpretare molto bene il suo ruolo”.

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