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MotoGP, Bagnaia: "Rossi contro Marquez? Non sono cose che mi riguardano"

"Non correvo in MotoGP in quegli anni, ne rimango fuori. Non fischiano i piloti solo i Italia, lo hanno fatto come me anche a Barcellona ed è una mancanza di rispetto. Sarà il mio 100° GP e la 100ª vittoria per Ducati, proverò a vincere senza prendere troppi rischi"

MotoGP: Bagnaia:

Bagnaia sapeva già che avrebbe dovuto rispondere a una domanda oggi, quella sull’attacco del suo mentore Valentino al suo futuro compagno di squadra Marquez. “Sono fuori da certe cose - ha spiegato il campione del mondo - In quell’anno non correvo in MotoGP e voglio rimanerne fuori, non è qualcosa che mi riguarda”.

Schivato il primo tranello, non si poteva che continuare con la (brutta faccenda) dei vischi a Marquez dopo la vittoria a Misano. “Morbidelli aveva detto che chi odia odierà sempre e sono d’accordo con lui - la sua opinione - Per me è una mancanza di rispetto, qualcosa che non capisco, noi diamo sempre il massimo. Comunque non sono cose che accadono solo in Italia, a me è successo lo stesso quando avevo vinto a Barcellona. È qualcosa difficile da fermare”.

Passate le domande spinose, Pecco ha potuto concentrarsi sul GP dell’Emilia-Romagna, un’occasione per rifarsi dopo le delusioni (parziali) di quello di San Marino.

Avevo provato a vincere, ma non era stato possibile - il rammarico - Martin nella Sprint e Marc nel GP erano stati più veloci e non ero riuscito a trovare un’occasione per superarli. Certo domenica, dopo l’errore di Jorge nell’entrare ai box per cambiare moto, quando ho capito che sarebbe stato difficile battere Marquez, ho pensato ai punti. Ora sono a 7 distanza, avrei potuto essere davanti senza quello che era successo ad Aragon” ha ricordato l’incidente con Alex.

Tutto sommato, un altro fine settimane senza vittorie ma con tanti punti guadagnati su Martin forse potrebbe andargli anche bene.

Dipende, certo che se Jorge mi arrivasse dietro… - rifletteva - Io so solo che farò di tutto per vincere, anche perché sarà il mio 100° Gran Premio in MotoGP e sarebbe la 100ª vittoria per Ducati. Sicuramente non prenderò troppi rischi, terrò sempre un occhio sul campionato”.

Che sta entrando nella sua volata finale.

Non so se ce lo giocheremo a Valencia, dipenderà da molte cose - ha continuato Bagnaia - Sicuramente rispetto a un anno fa mi sento molto meglio fisicamente e ho esperienza nel gestire la pressione, questo mi motiva. Arriveranno delle piste buone per tutti i piloti Ducati e bisognerà fare un buon lavoro. Correre una seconda gara a Misano è sicuramente un vantaggio perché conosciamo già le gomme e quale setup usare, ma dall’altra parte saranno tutti più competitivi. Inoltre, con temperature più basse, non ci saranno problemi di pressione con le gomme e mi aspetto più battaglie”.

A Pecco è poi stato poi fatta una domanda inconsueta: la possibilità di fare un contratto a vita con Ducati, come ha fatto il ciclista Wout van Aert con la sua squadra.

Io amo Ducati, ma mai dire mai. Pensavamo tutti che Marquez sarebbe stato sempre in Honda dopo avere firmato un contratto di 4 anni e poi abbiamo visto cosa sia successo - ha sottolineato - Sono innamorato di Ducati fin da quando ero bambino, ma dipende se in futuro dovesse cambiare qualcosa. In questo momento, la mia mentalità è di continuare con loro per tutta la mia carriera”.

Prima di congedarsi, Bagnaia ha voluto ricorda Luca Salvadori.

Abbiamo perso una grande persona, un amico. Siamo andati a cena insieme qualche volta, parlavamo spesso ed era una persona gentile. Piaceva a tutti perché aveva una grande passione e questo lo ha spinto a provare qualsiasi esperienza. Mi piace guardare i suoi video perché ti portava con lui e comunicava un un modo fantastico. Era un ragazzo molto positivo che ti trasmetteva buone vibrazioni, cercherò di tenerlo sempre nella mia mente le sue parole.

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