Dall’Asia Road Racing (ARRC) al Mondiale Femminile: questo è il percorso compiuto da Chun Mei Liu, unica rappresentante di Taiwan nella stagione inaugurale del FIM Women's Circuit Racing World Championship (WorldWCR).
Esperta pilota, nonché meccanico e tecnico moto, la 42enne nata a New Taipei City ha accumulato esperienza in Cina e in Giappone tra il 2019 e il 2023, gareggiando contro gli uomini nell’ARRC. Ha preso inoltre parte al Taiwan Motorcycle Road Race Championship nel 2021 e alla Taiwan Superbike Series nel 2022, ottenendo grandi successi. È stato però con moto da 50 e 125 cc che ha cominciato a gareggiare l’attuale portacolori del WT Racing Team Taiwan, passata a moto più potenti, come le Yamaha R3 e R7, man mano che la sua esperienza aumentava.
“Guido ogni tipo di moto su cui posso mettere le mani! Per lo più giro per Taiwan, perché è un’isola piccola ed è facile spostarsi - ha commentato - Faccio motocross per allenarmi, ma non ho mai fatto gare su sterrato a livello agonistico perché a Taiwan non ci sono gare di motocross organizzate. Non credo che correrò mai una gara di motocross a livello agonistico perché non ho il livello per farlo”.
Parlando delle sue prime esperienze in moto, Liu ha raccontato: “Ho iniziato ad andare in moto quando avevo 17 anni e la mia prima moto è stata una Yamaha Cygnus. Mi sono subito emozionata e ho pensato di poter percorrere lunghe distanze. Da giovane giocavo anche a basket, tennis e badminton, ma era il motociclismo quello che mi appassionava di più. È sempre stata la mia passione e qualcosa che ho nel sangue. Rispetto ad altri sport, il motociclismo è l'unico su cui riesco a concentrarmi veramente”.
Uno sport che sta cominciando a guadagnare popolarità a Taiwan, anche grazie all’esempio della 42enne.
“Non abbiamo così tante piste come in Europa. Anche rispetto alla Cina o al Giappone, noi abbiamo soltanto tre o quattro circuiti per moto. Per la gente di qui, gli appassionati, è ancora difficile entrare in contatto con le gare motociclistiche - ha spiegato - Sento di aver dato un buon contributo al motociclismo a Taiwan, perché sono stata l’unica ad andare all’estero e a rappresentare Taiwan in così tante gare. Quindi, i miei tifosi e la maggior parte degli appassionati di motociclismo di Taiwan hanno imparato a conoscere il funzionamento delle gare grazie a me”.
Anche la presenza di moto sempre più potenti sulle strade del suo Paese sta sicuramente aiutando ad avvicinare i motociclisti al mondo delle corse.
“Le moto sono un mezzo di trasporto molto usato a Taiwan, non tutti hanno un’auto ma la maggior parte delle persone, sia uomini che donne, ha una moto. Magari una da 50 o 125cc - ha commentato - Ora l’interesse per questo sport sta aumentando perché ci sono più persone interessate e ci sono moto più potenti in circolazione. In passato le moto di cilindrata maggiore erano più limitate, ma ora più persone guidano moto da 500 cc o più, quindi si sta sviluppando”.
Il motociclismo asiatico resta comunque molto diverso da quello che la pilota sta sperimentando in Europa.
“Correre in Asia è quasi come andare a scuola, ma non ancora all’università. In Europa è come se si ottenesse la qualifica per entrare all’università! Il programma dei weekend nel Mondiale Femminile è piuttosto fitto e la mentalità è quella di ‘prepararsi per le gare’. Con l’ARRC si ha la sensazione di avere più tempo per prepararsi, per fare le prove libere e correggere i propri errori, mentre mi sembra che in Europa, nel WorldWCR, si debba solo essere pronti” ha commentato, riscontrando diverse differenze anche a livello di paddock: “Ho stretto subito amicizia con i membri di altri team e sono davvero gentili. L’ho trovato completamente diverso dall’ARRC, dove i rapporti tra i piloti possono essere un po’ più tesi a causa della competitività. Ero sempre in contatto con gli stessi piloti nelle stesse squadre, quindi è stato più difficile fare amicizia nel campionato asiatico. Spero che un giorno il WorldWCR venga in Asia. Mi piacciono Misano e le piste in Spagna. Non vedo l’ora di correre l'ultimo round a Jerez”.
Come per le altre protagoniste del campionato, poter rappresentare il proprio Paese nel Mondiale Femminile è un grande onore per Liu.
“Significa molto per me perché è quello che ho cercato crescendo. Sono davvero grata per l’opportunità di partecipare al WorldWCR, è un’esperienza straordinaria. Posso portare con me questa esperienza e condividerla con la gente, spiegando ad altri motociclisti di Taiwan cosa significa gareggiare in Europa - ha sottolineato - Questa è sicuramente una delle pietre miliari più significative nella storia del motorsport taiwanese. Posso incoraggiare e ispirare più persone della prossima generazione a partecipare a questo sport e a perseguire i loro sogni. Il WorldWCR ha un grande potenziale per i piloti di tutto il Mondo”.
Parlando delle figure che hanno avuto un’importante influenza sulla sua carriera, la 42enne ha rivelato: “Il mio manager e coach è davvero la persona che mi ha insegnato di più nelle corse. Ogni volta che commetto un errore in allenamento, non ci va piano con me! Questo è uno dei motivi per cui sono cresciuta in questo sport. Mi ha resa una dei migliori piloti di Taiwan. Infatti è il mio manager, il mio allenatore e il mio meccanico! Lavoriamo insieme da 23 anni”.
Passando invece ai suoi modelli di riferimento, due sono i suoi piloti preferiti di sempre.
“Casey Stoner nel suo periodo di massimo splendore guidava così bene la Ducati. Aveva delle capacità uniche ed era uno dei migliori piloti da cui imparare - ha sottolineato - Tra i piloti attuali è Marc Marquez. Al suo meglio era incredibile, è stato al top per tanto tempo. È incredibile che sia ancora uno dei migliori piloti al Mondo, dopo il recupero e la riabilitazione dagli incidenti e gli infortuni. È questo che lo rende così speciale”.