La pioggia rimescola le carte in Francia, dove è Toprak Razgatlioglu a regalare il primo colpo di scena di un weekend da montagne russe. Alti e bassi come quelli vissuti da Alex Lowes e Andrea Iannone, in un Round in cui Michael van der Mark riscopre la vista dalla prima posizione. Un panorama che torna ad ammirare anche Nicolò Bulega, mentre la pioggia continua a cadere copiosa sopra la testa di Jonathan Rea.
IL BELLO - In questi giorni staranno scorrendo fiumi di birra in quel di Calvenzano. Non per la conclusione del vicino “GerundiumFest”, ma per festeggiare i traguardi raggiunti dal team Barni Spark Racing. Dopo aver messo in bacheca il 7° titolo nel CIV Superbike con Michele Pirro, la squadra di Marco Barnabò ha continuato a fare incetta di risultati anche nel Mondiale, lasciando la Francia con in saccoccia i tre podi di Danilo Petrucci e la prova di forza di Yari Montella in Supersport, che ha rilanciato le quotazioni iridate del pilota campano. Italians Do It Better. Lo sa bene anche Nicolò Bulega, che per non essere da meno ha provato a riaprire i giochi anche in Superbike, salutando Magny-Cours con una doppietta.
IL BRUTTO - Jonathan Rea non sa più a che santo votarsi per chiedere la grazia, o quali siano le colpe da espiare che lo hanno portato a vivere il calvario sportivo di questa stagione. Un susseguirsi di sfighe, problemi e complicazioni, che ha fatto precipitare il Cannibale e la Yamaha in un incubo da cui riescono a svegliarsi. “C’è una nuvola nera che ci segue” ha detto sconsolato il sei volte iridato, che dopo aver chiuso anzitempo il weekend transalpino vede a rischio anche la tappa di Cremona. Continua a piovere sul bagnato nel 2024 di Rea, ma la pioggia non dura per sempre. O almeno così si spera.
IL CATTIVO - Forse i cattivi siamo noi che non riconosciamo ad Andrea Iannone tutte le attenuanti del caso, eppure viene difficile riuscire a capire fino in fondo cosa non abbia funzionato a Magny-Cours. Quinto sul bagnato in Gara 1, con tanto di casco appannato, The Maniac è completamente scomparso nella domenica Oltralpe, restando fuori dalla Top 10.
LA DELUSIONE - Mai come in questo ottavo Round dell’anno Alex Lowes e la Kawasaki avevano una ghiotta e seria occasione per riassaporare la vittoria, dopo la clamorosa doppietta di Phillip Island. Invece Lowes ha ben pensato di ricadere nelle sue brutte abitudini, complicandosi oltremodo la vita con due gare lunghe da montagne russe. Highs & Lowes. Di nome e di fatto.
LA CONFERMA - La BMW è una moto vincente, non soltanto nelle mani di Toprak Razgatlioglu. Ci ha pensato Michael van der Mark a mettere a tacere tutte le malelingue, raccogliendo il testimone dal turco per regalare la 14ª affermazione consecutiva alla Casa di Monaco di Baviera. Un successo dolce come... il bagnato, di cui l’olandese si è confermato specialista, tornando a trionfare a 1070 giorni di distanza dall’ultima volta.
L’ERRORE - Solo Toprak poteva avere la meglio su Toprak. Il pilota turco si è dimostrato ancora una volta un passo più avanti dei suoi avversari, riuscendo in ciò in cui tutti avevano fallito negli ultimi quattro Round: mettergli i bastoni tra le ruote. Un pizzico di fiducia di troppo nei suoi mezzi e nella sua BMW è costato caro al turco, costretto a guardare le gare dal box dopo l’agghiacciante incidente di venerdì. Tutto considerato, poteva andargli peggio. Molto peggio di così.
LA SORPRESA - Bastava vedere la maturità con cui ha affrontato questa stagione del CIV Superbike per capire che Alessandro Delbianco è un pilota completamente diverso da quello visto nel 2019 nel Mondiale di categoria. Però da qui a immaginare un weekend affrontato con la maestria del romagnolo, sempre a punti nonostante le condizioni proibitive e una moto totalmente diversa da quella usata nell’Italiano, ne passava di acqua sotto ai ponti. O in pista, se preferite.
IL SORPASSO - Forse non sarà stata la più spettacolare di quelle viste in Francia, ma vogliamo premiare la manovra con cui Garrett Gerloff ha infilato all’interno van der Mark, andandosi a prendere un podio che non vedeva dai tempi della Yamaha.
LA CURIOSITÀ - Con il secondo posto in Gara 1, Bautista ha messo a segno il suo il 98° podio con Ducati. Due in meno del record di Carl Forgarty.
IO L’AVEVO DETTO - Toprak giovedì: “Se piove devo vincere. Non ho mai vinto nel Mondiale in condizioni di bagnato e se ci riuscissi sarebbe la prima volta per me!”. Propositi rimandati al prossimo scoscio di pioggia.