Marc Marquez si è presentato al test di Misano con il sorriso e non poteva essere altrimenti. Fresco di un weekend magico ad Aragon e della vittoria nel GP al Simoncelli, ha ammesso che avrebbe preferito festeggiare ancora anziché infilarsi casco e tuta e tornare in pista. Quarto di giornata il campione di Cervera ha così scherzato con la stampa presente: "Quando mi sono svegliato non avevo proprio voglia di risalire in moto. Domenica è stata una bella giornata per la squadra, per me e per la mia fiducia. Ciò che conta in questo momento è fare progressi e stare vicino ai più forti".
Invece, ha dovuto farlo per fornire indicazioni utili a Ducati e soprattutto al team Gresini. "Essenzialmente abbiamo provato cose già note e confermato la direzione intrapresa. Abbiamo verificato anche le nuove Michelin e devo dire che con l'anteriore è stato strano. E' buona in termini di stabilità, ma devono lavorare ancora sull’agilità perché la moto è pesante e nel cambio di direzione più difficile da gestire", ha condiviso le proprie sensazioni.
Entrando nel dettaglio di quanto fatto l'otto volte iridato ha poi spiegato: "Abbiamo cercato di trovare una buona base e un equilibrio focalizzandoci sulla messa a punto. Abbiamo cambiato alcune cose, ma alla fine abbiamo concluso con una moto non dissimile da quella del fine settimana. Al pomeriggio c’era molto sporco in pista e continuavo a chiedere ai ragazzi di mettere più coppia, in corsa però sarà completamente differente. Diciamo che nel turno mattutino si è andati tutti più lenti, mentre successivamente i tempi sono migliorati. Dunque, per il prossimo appuntamento qui mi attendo un gruppo più ravvicinato".
E a proposito della sosta successiva sul tracciato romagnolo, il 31enne ha ammesso di non essere euforico. "Il mio punto di forza è l’improvvisazione, quindi correre di nuovo qui non gioca a mio favore. Dove ho voglia di andare? Sui tracciati che girano di più a sinistra, ma amo anche Tailandia e Giappone. In ogni caso ormai ogni fine settimana è un’incognita", ha affermato consapevole di non avere più tra le mani quella Honda che era diventata una casa.
Parlando infine dell'introduzione della radio, lo spagnolo ha messo in luce una problematica: "Se si dovesse inserire qualcosa di rigido nel casco, dovrà essere approvato dal costruttore perché deve essere garantita la resistenza in caso di urto".