Enea Bastianini probabilmente ha sognato di poter davvero riprendere Marc Marquez e Pecco Bagnaia verso fine gara. Si è avvicinato lentamente ai due fino ad arrivare sotto il secondo di distacco nei confronti del compagno di squadra. In quel momento però qualcosa è andato storto e la Bestia ha compiuto una escursione nel lato esterno del curvone di Misano che l’ha portato a più miti consigli.
Il risultato è dunque un terzo posto che non può definirsi di certo un brutto risultato, ma che forse lascia leggermente l’amaro in bocca. L’unico aspetto davvero positivo è forse il distacco in classifica generale rispetto al leader, perché con la debacle di Martìn ed i 16 punti del terzo posto in gara di oggi, Enea si è portato a -62 dal capoclassifica, continuando dunque a coltivare il sogno di poter davvero rientrare in lizza per il titolo in questa seconda parte di stagione.
“Bellissimo vedere la curva tutta rosa per me durante i primi giri! - Enea racconta emozionato - Sono felice per questo podio, oggi era complicato. Mi sono preso dei rischi per cercare di chiudere il gap da Marquez e Bagnaia quando ha iniziato a piovere un pochino, ma Marc era davvero velocissimo in alcuni punti della pista. Io ho cercato di restare vicino ad entrambi, ma ho sofferto un po' con la posteriore in uscita da alcune curve, quindi ho deciso di restare tranquillo anche perché alla 12 sono andato largo quando mancavano 7 giri alla fine. Mi sono preso un grosso rischio e mi sono detto lì che il terzo posto sarebbe stato ok per la gara. Spero di aver imparato qualcosa per il futuro”.
Marquez ha detto che oggi era meglio fidarsi dei piloti locali, perché comprendono meglio quando sta per piovere. E' così?
“Qui quando arriva la pioggia senti un odore particolare nell’aria, lo senti anche in pista. Poi ho visto Pecco spingere davanti e restare in pista, quindi mi sono detto: perché non stare con loro?”
Forse oggi avrebbero aiutato le comunicazioni tra box e pilota, tu cosa ne pensi?
“Non sono a favore, perché secondo me certe decisioni devono essere solo del pilota, dipendono da quello che sente in quel momento ed in quella situazione. Se ha confidenza o meno. Penso che i ragazzi che sono al box non possano comprendere meglio quali siano le condizioni reali della pista. Solo un pilota può saperlo e credo che ci vorrebbe una tecnologia anche molto complessa per avere dai box più informazioni di quelle che abbiamo noi in sella”.
Hai scelto la morbida dietro, forse è stato questo il problema a fine gara?
“Per me la morbida dietro era la scelta migliore, perché avevo usato la media venerdì ma è stato un disastro, specialmente sul lato sinistro. Ho scelto di restare sul sicuro ed affrontare la gara come ho fatto con la Sprint ieri senza cambiare nulla. Ma penso che forse la soluzione migliore per la gara fosse la media, perché sono arrivato a fine gara in condizioni molto critiche con la posteriore. Credo che sia un aspetto su cui lavorare domani nei test per arrivare più preparati qui a Misano per la prossima gara e penso che sarà importante avere le stesse prestazioni sulla distanza con la morbida come sulla media”.
Quando ha iniziato a piovere cosa hai pensato?
“E’ stato difficile perché la pista cambiava ad ogni giro. In alcuni momenti pioveva in un punto, poi cambiava. I cordoli erano molto scivolosi. Ad un certo punto ho pensato di spingere per raggiungere il gruppetto davanti e Morbidelli è caduto proprio davanti a me, quindi ho pensato che fosse meglio aspettare!”
Oggi sei partito bene ma non benissimo.
"Sapevo dall'inizio che oggi poteva essere così la partenza della gara, perché ieri mi era andata benissimo la partenza mentre oggi sono rimasto un pochino più intruppato. Però complessivamente direi che è stata una buona gara. Potevo usare solo la morbida dietro, era davvero l'unica scelta per me, ma credo che con la media sarebbe forse stato diverso alla fine. Purtroppo venerdì non mi ci sono trovato bene. Domani durante i test vorrei capire questo, perché con la morbida sono andato più forte di un secondo"
Sarà l'obiettivo del test di domani?
"Domani se le condizioni lo permettono lavorerò su questo, farò dei giri con la media per capire come mai non ho potuto usarla oggi, penso che avrebbe fatto la differenza"
Conoscere così bene la pista pensi che ti abbia aiutato davvero?
"Penso che un minimo ha aiutato, ma poteva andare diversamente perché ci vuole anche un po' di culo. Alla fine siamo rimasti dentro la pista ed era davvero difficile, la moto si muoveva ovunque, l'ho persa varie volte"
Ci credi in questo mondiale? Non sei lontanissimo.
"Sicuramente ci credo di più nel mondiale adesso di quanto ci credessi prima di correre qui. Non è semplice contrastare dei piloti che stanno sempre davanti. Jorge ha fatto la scelta sbagliata, io oggi più di così non potevo proprio fare, sono arrivato davvero al limite alla fine. Poi cercare di stare dietro a Pecco e Marc sono andato largo... comunque ci credo nel mondiale".
Come sempre hai avuto difficoltà a superare le KTM, che idea ti sei fatto della tua prossima moto?
"Secondo me è difficile superare le KTM, la RC16 è sempre la moto che supero con più fatica. Poi in realtà vedo anche delle lacune che sicuramente riferirò, adesso ancora no!".
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