Gino Borsoi sperava di andare via da Misano con il suo pupillo, Jorge Martìn, in testa al mondiale con un margine magari superiore a 30 punti rispetto a Bagnaia. Uno scenario plausibile, soprattutto dopo la magnifica vittoria di Jorge ieri nella Sprint Race che l'aveva momentaneamente proiettato a +26 su Pecco. Ma un elemento imprevedibile è entrato nell'equazioni scombinando qualsiasi piano e stiamo parlando della pioggia caduta nei primi giri del Gran Premio di oggi.
Sono bastate poche curve a Jorge per perdere confidenza con l'anteriore della sua Ducati, tanto da portarlo addirittura ad alzare il braccio chiedendo l'interruzione della gara, cosa non possibile in quanto sin dal primo giro era stata aperta la possibilità ai pilti di rientrare ai box e cambiare moto. Martìn ha fatto dunque così e mentre era secondo alle spalle di Bagnaia, si è fiondato in pitlane convinto che fosse quella la mossa giusta da fare in quel momento. La realtà si è palesata quasi subito, perché l'intensità della pioggia è diminuita lasciando Martìn in fondo al gruppo con gomme da bagnato e Bagnaia in testa alla gara. Lo scenario peggiore che potesse concretizzarsi. Jorge è poi rientrati ai box per passare di nuovo a gomme slick, chiudendo mestamente il GP in 15a posizione e doppiato, raccogliendo un singolo punto contro i 20 di Bagnaia, che ora è a -7.
"A volte non ti viene tutto perfetto, cosa si deve fare? - le parole di Borsoi - Jorge ha cercato di fare la cosa migliore in quel momento. Oggi non è stata la cosa migliore, se si fosse messo a piovere di più sarebbe stato un fenomeno. Invece con poca pioggia la sua scelta è stata un errore e c’è poco da fare, va così. Quante ne abbiamo viste di cose di questo tipo? Io continuo ad essere convinto che quest’anno ha fatto un grande step e l’ha dimostrato e continua a farlo sempre. E’ primo nel mondiale fino a prova contraria, quindi nelle altre gare avrà fatto tutto bene, non è che in una gara sia diventato uno che non è in grado di fare le cose bene".
Avrebbe dovuto seguire le mosse di Bagnaia?
"Queste sono cose che sanno tutti e le sa benissimo anche lui. Poi però bisogna salire in moto e fare le gare per poi capire determinate dinamiche. Noi non eravamo in pista in quel momento, probabilmente ha valutato che l’acqua che stava cadendo era di più di quello che sembrava all’inizio. Ha preso una decisione, punto".
Marquez è in lotta per il mondiale?
“Questo l’ho detto anche in altre interviste, ho sempre pensato che Marc sia parte dei giochi da qui alla fine del mondiale. Non lo escludo assolutamente come non escludo Bastianini. E’ un gioco a quattro ed è una cosa che a volte ti può dare un aiutino in più in certi frangenti”.
Peccato per la caduta di Morbidelli.
"Un peccato si, perché stava girando veramente bene. Forse ha preso un punto con un pochino di acqua in più. Aveva un gran ritmo e devo dire anche che si è comportato benissimo con Martìn in almeno un paio di occasioni, perché ha avuto almeno due possibilità di attaccarlo all’inizio e non l’ha fatto, non ha messo a rischio la gara di Jorge e direi che l’ha anche difeso da dietro. Bravo, ha fatto un gran weekend. Poi è chiaro che il risultato di oggi non fa felice lui come non fa felici noi, però se pensiamo dove eravamo all’inizio e dove siamo adesso, tanto di cappello”.
Avrebbe aiutato poter comunicare con il pilota dai box? Si parla spesso di comunicazioni tra box e pilota.
“Poteva essere sicuramente di aiuto una cosa del genere oggi. Poi sai, ci si deve anche abituare ed allenarsi a queste cose, perché una cosa è dirla, un’altra è farlo mentre il pilota è in moto e sta spingendo. Però in futuro penso che arriverà un sistema di comunicazione tra box e pilota. Dorna sta già facendo qualcosa”.