Franco Morbidelli non ha avuto una stagione semplice, sin dagli esordi resa complicata da un infortunio che non gli aveva permesso di lavorare sulla moto, lasciandolo così sempre alla rincorsa di un setup e di un equilibrio sulla GP24 che tardava ad arrivare. I passi in avanti nelle scorse gare si erano già fatti vedere ma in termini di soddisfazioni la stagione fino ad ora era stata piuttosto avara.
Tutto ciò ha avuto una fine nel sabato di Misano, in cui Franco Morbidelli ha saputo dapprima conquistare una gratificante prima fila in qualifica al fianco del poleman Bagnaia. Un'occasione che l'italo brasiliano ha saputo poi cogliere in gara mantenendo il passo dei più veloci, i due contendenti al titolo Jorge Martin e Pecco Bagnaia. Sul finale si è quindi difeso da un aggressivissimo Bastianini, sempre performante nelle ultime fasi di gara. E' terzo sul podio, a "ben 1225 giorni dall'ultimo" ci terrà a sottolineare non senza amarezza lo stesso Morbidelli.
E' comprensibile quindi la grande soddisfazione del pilota del team Pramac, che ha raccolto gli elogi del compagno di squadra e dell'amico Bagnaia che lo ha definito "il vero Frankie". L'italiano però pur consentendosi un respiro di sollievo non mente a se stesso, conscio che non sarà facile mantenere questo livello. Chiamato poi sull'ipotesi di poter essere l'ago della bilancia nel duello tra i due favoriti nella lotta al titolo, Morbidelli non ha dubbi: "mi piacerebbe avere questo tipo di problemi".
Sul finale hai resistito agli attacchi di Bastianini.
"Era un podio che ci voleva - racconta un emozionato Franco Morbidelli - è stato un sabato fantastico. Abbiamo fatto le cose giuste e lavorato bene. La performance è stata ottima sin da ieri, un sabato molto positivo. Ho fatto una buona partenza e sono riuscito a rimanere a distanza dei primi due, questo mi ha permesso di osservali meglio e ci sono sicuramente alcune aree in cui posso migliorare. Sapevo che Enea avrebbe tentato un assalto all'ultimo giro, ero riuscito a tenermi un po di margine ma so quanto sia forte nelle ultime fasi di gara. Ha provato a mollare i freni ma è andato un po lungo, ci ha provato".
C'è chi dice che si tratta solo di una Sprint.
"E' un tipo di gara diverso, i piloti danno il massimo e tirano fuori il massimo da tutto, dalle moto, dalle gomme... quindi ha un suo valore, ed oggi ho lottato con due piloti che sono all'apice della competitività in questo momento".
Il podio qui a Misano ha un sapore speciale.
"Ho dei bellissimi ricordi su questo circuito, ed ora ne sto creando di nuovi grazie agli amici ed ai tifosi sulle tribune. Gareggiare e fare bene ha un sapore speciale".
Era da molto che mancavi sul podio.
"Si, 1225 giorni".
Li hai contati, cosa hai pensato passando sul traguardo?
"Ho pensato alla mia squadra, ho avuto un pensiero anche per loro e per il lavoro che assieme abbiamo svolto da inizio anno. Ho pensato anche alle critiche che abbiamo ricevuto, io le so reggere ma è stato importante anche per loro gestire quel tipo di critiche. Non mi hanno mai dimostrato un secondo di debolezza e questo risultato lo devo a loro".
Sono passati degli anni, pensi di essere tornato ai livelli in cui eri in passato?
"Per poter dire di essere tornato prima dovrei tornare a vincere, perchè all'epoca vincevo. Abbiamo ancora dei margini con questa moto, stiamo lavorando ma non è facile farlo in tempi così brevi".
Questo risultato è un dito medio ai tuoi detrattori che pensavano non fossi un pilota capace di stare in alto in classifica?
"C'è un detto che recita "haters will always hate" (chi odia odierà sempre ndr), quelle persone che criticano delle volte sono una spinta a far meglio, ma non mi sento di fare loro il dito medio".
Negli ultimi giri stavi anche riprendendo Pecco, un buon segnale anche in vista della gara lunga?
"Si, negli ultimi due giri Pecco aveva rallentato, ma domani sarà un'altra gara. Bisognerà decidere che gomma usare ed il passo sarà meno serrato. Non ho ancora preso una decisione in merito alla strategia per domani".
Pecco ha detto che quello di oggi è il vero 'Frankie', ha detto che la gente ti sottovaluta.
"Mi piacerebbe ribadire questo livello anche domani, ma sopratutto mi piacerebbe tornare a vincere", ammette l'italiano.
Quanto ti manca per arrivarci?
"Due posizioni (ride)".
Cosa ha fatto la differenza oggi rispetto alle ultime gare, solo una qualifica migliore?
"Anche, ma ora conosco molto meglio la moto".
Ieri alla domanda su cosa avresti fatto se ti fossi trovato a lottare con Martin o Pecco, hai risposto che prima ti ci saresti dovuto trovare. Oggi come abbiamo visto è una possibilità concreta, cosa ne pensi?
"Oggi forse avrei potuto superare Pecco, ma alla fine non c'è stata l'occasione, mi è mancato qualcosa. Bagnaia e Martin restano i due piloti più competitivi della griglia, se continueremo su questo livello sicuramente la possibilità di lottare con loro si ripresenterà e quindi bisognerà valutare cosa è meglio per me, per il team, per la Ducati ed ovviamente per i piloti coinvolti. Non sarà una scelta facile ovviamente ma cercheremo di prendere la decisione migliore possibile. A essere onesti, spero davvero di avere questo tipo di problemi nel prossimo futuro".
Sarebbe una pressione ulteriore per un pilota.
"E' un problema che in questo anno mi piacerebbe molto avere".
@PH. Pier Luca Brunetti