Giornata nera per la VR46 Racing che ha visto entrambi i suoi piloti finire a terra. La peggio l'ha avuta Fabio Di Giannantonio partito quattodicesimo e sabato pomeriggio ritrovatosi con una spalla ancora più compromessa di prima.
"Al via ho superato diverse moto e grazie ad alcune modifiche che abbiamo apportato alla mia Ducati mi sentivo a mio agio, tanto che giravo sul 1’31”9 o 1’32”00. E' un peccato anche perché dopo la scivolata, con l'adrenalina, ho sollevato la moto con il braccio sinistro e ho sentito qualcosa. Ho proseguito per altri tre giri, ma poi ho rinunciato a causa del dolore. Anche adesso sento la spalle molto pesante", il suo racconto.
Non tutto però è da buttare: "Abbiamo fatto un grande step, per cui sono contento. Ieri non riuscivo a rallentare e in uscita di curva la moto era molto nervosa, in corsa invece si è dimostrata più stabile e in curva più lineare. Senza l'incidente avrei potuto chiudere quinto o sesto. Speriamo di fare una bella rimonta nel GP e di restare vicino ai ragazzi in testa. La pioggia potrebbe aiutare? Da un lato andrebbe meglio, ma ci sono dei rischi. Comunque siamo pronti in qualunque condizione".
In merito all'ipotesi dell'intervento chirurgico il corridore romano ha detto: "Abbiamo ancora davanti diversi giorni di riabilitazione davanti. Personalmente vorrei onorare l'impegno con il team e la loro fiducia, per cui cercherò di dare il 300% per finire settimo nella generale. Eventualmente si valuterà assieme".
Non meno sfortunato Marco Bezzecchi che partiva dalla terza posizione. "L'avvio non è stato male, ma nemmeno dei migliori perché mi si è bloccata la forcella e sono stato sorpassato da diversi colleghi. La caduta? Ho toccato un po’ la riga interna alla curva 2. Purtroppo un piccolo errore ha portato a grosse conseguenze", le sue parole di rammarico.
"Con gomma nuova sono migliorato, ma con il pieno di benzina faccio ancora fatica e lotto con il rischio di cadere ad ogni curva. Domani scatterò ancora terzo e cercherò di assicurarmi una posizione migliore da subito. Proverò qualcosa di nuovo nel warm up? No. Devo dire che nel time attack riesco a fare buoni giri, ma poi in corsa è dura. Contento comunque della prima fila e bello che sia arrivata su questa pista assieme ad altri due piloti dell’Academy. Peccato per la gara perché avrei voluto fare di più. Per quanto riguarda il problema allo start relativo all’abbassatore, è successo che Binder mi ha passato sulla destra e mi ha colto impreparato, per cui quando ho frenato lui si è avvicinato e ho dovuto spostarmi a sinistra. La forcella non aveva fatto abbastanza corsa per disinnescarlo e ho fatto le prime 3 curve con l'anteriore bloccato", ha quindi dichiarato prima di dedicare qualche parola a Rossi presente nel box a dare sostegno.
“Valentino mi dà sempre ottimi consigli. Il duello con Marquez? Mi ha solo superato, nessuna lotta, anche perché dopo due curve mi sono steso", ha chiosato promettendo un GP senza strategia in cui proverà soltanto a dare il massimo.