La prima giornata a Misano dei VR46 potrebbe non sembrare del tutto soddisfacente guardando le classifiche dei due turni finora disputati, eppure, a venerdì ultimato, entrambi i piloti hanno cercato di far emergere gli aspetti positivi, in particolare Marco Bezzecchi , inizialmente fuori dalla top 10 e poi settimo.
“E’ stato un buon inizio di weekend, soprattutto perché sono riuscito subito a passare al Q2 che era il mio obiettivo. In generale mi sono sentito bene in entrambi i turni. In mattinata, anche se non si direbbe dal piazzamento, ho avuto buone sensazioni, mentre al pomeriggio siamo riusciti a migliorare. Sono contento anche del passo malgrado mi manchi ancora qualche decimo. Nel time attack invece sono ancora un po’ in difficoltà. Mi fa comunque piacere essere passato subito visto che ultimamente avevo faticato”, ha analizzato il romagnolo.
“Da qualche gara sto facendo progressi, per cui siamo in una buona fase di crescita. Peccato che il mio adattamento si stia dilungando. In ogni caso piangersi addosso non serve, ma è importate risolvere le problematiche”, ha proseguito combattivo.
Entrando nello specifico di quanto raccontato dalle due sessioni odierne ha affermato: “Rispetto ad Aragon il grip è più bilanciato, al contrario al MotorLand dietro era elevato e davanti molto basso. Questo ci sta dando una mano. Anche la stabilità non male, perlopiù è la gomma soft che fa muovere la moto. Ad ogni modo essere già al Q2 toglie peso, perché a volte nel Q1 mi è capitato di restare fuori per pochi millesimi”.
Il riminese ha poi minimizzato l’impatto dei giri compiuti al Simoncelli con la Panigale. “Non ha aiutato perché non c’entra nulla, anzi stamane ho fatto diversi errori quando ho cercato di ricalcarne lo stile. Come moto ha un livello di performance decisamente più basso. E’ un’ottima moto stradale, ma una MotoGP è un’altra cosa”.
Chiaro è il target per le qualifiche in vista della Sprint Race e del GP. “Vorrei le prime due file, ma non sarà facile. Bagnaia, Martin e Marquez sono più veloci. La seconda più fattibile. L’ultima curva è buona per i sorpassi? Si può superare ovunque , dipende come si è messi”.
Un po’ meno entusiasta Fabio D i Giannantonio, diciannovesimo e sedicesimo se l’è dovuta vedere con il male alla spalla che continua a disturbarlo.
“Oggi è stata la giornata in cui ho sofferto di più dall’infortunio. Abbiamo provato a diminuire la dose di antidolorifici, ma evidentemente ne ho ancora molto bisogno. Credo sia stata la giornata più difficile della stagione finora. Ho provato il bendaggio funzionale? Sì, ma il dolore è più profondo. Certo mi stabilizza un po’ e ce l’ho ancora su, però non aiuta. Guidando non dovrebbe peggiorare, ma se ci dovessi ricadere sopra potrei fare più danni”, ha confidato.
Anche dal punto di vista tecnico si viaggia un po’ nella nebbia. “Abbiamo provato diverse soluzioni, tuttavia non abbiamo preso una strada definita perché ho fatto molta fatica e ho patito carenza di grip all’anteriore. Questo mi ha tolto fiducia, comunque è solo venerdì”, il suo commento.
In ultimo una previsione. “Questa pista gira molto a destra e io devo tenere il braccio in una posizione particolare, un po’ più distesa e alta, questo aumenta lo sforzo, perché non sono naturale. Nelle battute finali sono migliorato, quindi sono ottimista e punto ad agganciarmi ai primi”, ha detto.