Andrea Migno si è scoperto un ottimo conduttore nel suo podcast Mig Babol con cui ha debuttato sulla rete quest’anno. Gli ospiti sono i piloti, suoi grandi amici, e per il GP di Misano ha scelto il più importante: Valentino Rossi. Il Dottore è stato protagonista della puntata e ha raccontato molti retroscena della sua carriera a partire dagli inizi. Ha scavato nella sua memoria ricordando i suoi inizi da bambino nei kart, le sfide con gli amici in motorino, fino all’ingresso nel motomondiale.
La parte più ‘succosa’ è arrivata quando ha iniziato a parlare del suo ingresso nella classe regina. Era il 2000, si era classificato 2°, e ha un rammarico: “non ho vinto il titolo nel primo anno in 500 perché non ci ho creduto, nelle prime 3 gare io avevo fatto 2 punti e Roberts 60. Ho buttato via lì il Mondiale” ha spiegato.
La prima volta sulla 500 è stata indimenticabile per tanti motivi.
“Ero arrivato a Jerez con due tute della Honda, ma non le potevo usare perché avrei dovuto indossare quelle Aprilia che avevo lasciato a casa - ha rivelato - Così me ne ero fatta imprestare una da Marcellino Lucchi. Ma avevo anche sbagliato borsa e avevo preso quella con solo le visiere, quindi non avevo nemmeno il casco. Ho fatto finta che me l’avessero rubato in aeroporto. Ho provato la 500 con la tuta di Lucchi e il casco di Gregorio Lavilla”.
Era andata comunque bene.
“È uno di quei momenti che non ti dimentichi mai - ha ammesso il Dottore - Quando gli davi il gas ti lanciava nella stratosfera, la pista si stringeva. Poi a Phillip Island avevo preso la prima sassata vera alla Siberia… mi aveva lanciato in aria”.
Non si può parlare dei suoi anni in 500 senza citare la sua rivalità con Biaggi, iniziata ancora prima di correre nella stessa classe.
“Riguardando quello che è successo tra noi, è stata colpa mia - ha confessato Rossi - Biaggi non mi stava simpatico e lo dicevo in tutte le interviste. Lui era il top e io ero un ragazzino, è stata colpa mia”.
Ci sono 3 episodi che ha ricordato.
“Il primo nel 1997 a Suzuka. Biaggi dopo avere vinto 3 titoli con l’Aprilia era passato alla Honda e tutti dicevamo che vinceva per la moto, anche io. Ci eravamo incontrati a un ristorante vicino al circuito, lui era a cena con i giornalisti. Max mi fa: ‘c’è il Biaggi della 125’. Io rispondo: ‘sarai tu a essere il Valentino Rossi della 250’. Mi era venuta bene”.
Qualche tempo dopo, però, il Corsaro si prese la sua rivincita.
“Ero sa solo in ascensore a Motegi, le porte si stavano chiudendo quando sono entrati Biaggi e Marino Laghi. Max mi guarda e mi dice: ‘ma perché mi rompi così le palle?’. Quella l’ho accusata, mi aveva messo nell’angolo, mi aveva fatto stare zitto. Ci stava” ha riconosciuto la sconfitta il Dottore.
Infine, la rissa sfiorata a Barcellona.
“Nel 2000 avevo fregato Biaggi al primo anno in 500, gli ero arrivato davanti - ha raccontato il Dottore - Nel 2001 era lotta vera, lui era competitivo e la Yamaha andava forte. A Suzuka aveva cercato di buttarmi fuori, io l’avevo risuperato, fatto il dito e vinto. Arriviamo a Barcellona, sono in pole, ma parto male e mi tocco con Criville. Ero 15°, ma ho rimontato e ripreso Biaggi. È stata un lotta all’ultimo sangue, Max era tosto, ma io andavo più forte e vinco. Dopo il parco chiuso, ero nella stanza sotto al podio e parlavo con Gibo, il mio manager. Biaggi è passato e gli ha dato una spinta e poi una manata in faccia, poi sale le scale per il podio. Io gli chiedo cosa stesse facendo e lui mi dice di salire che ce ne sono anche per me. Era incazzato come una iena. Abbiamo fatto mezzo tafferuglio, non ci siamo menati veramente, poi ci hanno staccati ed è finita lì”.
Quel dualismo ha segnato la storia del motociclismo,.
“È un cosa che ha fatto appassionare un sacco di gente, c’erano quelli che stavano con me, quelli con lui, eravamo entrambi forti e italiani. È stata bella rivalità” ha commentato alla fine Valentino.
QUI potete vedere l’intera puntata, in attesa della seconda parte in cui si parlerà di un altro avversario: Marc Marquez.