Bagnaia è arrivato con qualche acciacco a Misano, dopo l’incidente di Aragon. Come avrebbero reagito spalla e collo alla guida di una MotoGP era il suo dubbio, che ha potuto togliersi nella prima giornata di prove. Ottavo tempo al mattino (senza antidolorifici) e primo al pomeriggio (con le medicine). Il bilancio è positivo.
“Come mi sento? Con gli antidolorifici sto benissimo!- scherza Pecco - Questa mattina mi ero spaventato perché le mie sensazioni non erano delle migliori, sentivo molto dolore alla spalla e alle costole. Però avevo già deciso di usare i medicinali il pomeriggio e, dopo essermi scaldato per 2 o 3 giri, tutto è andato meglio. Non ero al 100%, ma potevo concentrarmi sulla guida”.
Cosa hai provato nelle FP1?
“Questa mattina era stata complicata, cercavo di fare un buon lavoro, ma a ogni cambio di direzione mi sembrava di avere un coltello conficcato. Per fortuna siamo a Misano, una pista che conosco alla perfezione, e potersi concentrare sulla guida fa grande differenza, questo mi dà fiducia. Il mio obiettivo per oggi era stare nei primi 10, ma ho finito il turno primo. Il giro secco è andato bene, il passo era fantastico, sono molto contento”.
Sei anche riuscito a migliorare la tua Ducati?
“Non l’ho toccata, sono stati gli antidolorifici a farmi stare meglio. Appena li ho presi potevo frenare più forte, forzare un entrata di curva”.
Cosa ti aspetti per i prossimi due giorni?
“Penso che il primo giorno sia il peggiore. Ora so cosa mi serve e lavorerò con il mio fisioterapista. Non c’è niente di rotto, quindi le mie condizioni miglioreranno sia domani che domenica. Domani mattina non userò medicinali, ma in gara ne avrò bisogno”.
L’anno scorso eri arrivato a Misano con la gamba molto dolorante.
“È più facile adesso, un anno fa non riuscivo quasi a camminare. La differenza è che usi più le spalle che le gambe in moto, ma è meglio adesso”.
È una giornata più importante per il fisico o lo spirito?
“Per il corpo per capire la situazione, per la mente perché sono andato veramente forte. Ho già girato sotto il mio tempo di qualifica dell’anno scorso, quindi a livello di motivazione fa tanto. So che c’è comunque tanto lavoro da fare”.
Gli avversari sembrano essere sempre gli stessi.
“È bello, sono contento. Purtroppo ad Aragon, per qualche motivo, non ero in condizione di fare nulla, sono sempre stato in difficoltà, era successo di tutto. Tornare subito a sensazioni normali fa la differenza. Marc è riuscito a essere veloce da subito in una pista in cui è sempre andato molto forte, secondo me la vittoria di Aragon gli ha dato molta motivazione. Credo che la lotta sarà principalmente, fra me, Marquez e Martin, ma anche Bastianini e Morbidelli sono stati molto veloci”.
Con chi vorresti giocarti domani la Sprint?
“Con Bastianini, per il campionato ed è anche perché è bello quando io e lui siamo primo e secondo”.
Hai le idee chiare sulle gomme?
“Marc e Jorge hanno fatto diversi giri con la morbida e abbiamo visto che è competitiva. Io mi sono concentrato sulla media e mi sono trovato veramente bene. Penso che per la Sprint la soft sarà la giusta, per la gara non so”.
Dopo Aragon, quanto ti ha aiutato Misano a ritrovare fiducia?
“Dopo Aragon qualsiasi cosa sarebbe stato meglio. Il grip che abbiamo trovato qui è normale, quello che dovrebbe essere lo standard. Sappiamo che questa pista è molto usata e sempre pulita, questo fa una grande differenza a livello di sensazioni. Nelle FP1 si è girato i 1’31”7 e non in tante piste si riesce a essere subito così veloci”.