Dopo qualche gara difficile, ad Aragon Pedro Acosta è riuscito a ritornare sui livelli mostrati a inizio anno, chiudendo il Round della scorsa settimana con un doppio podio. Competitività che il giovane pilota spagnolo spera di mantenere anche a Misano, dove disputerà questo fine settimana il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Un appuntamento in cui i piloti KTM potrebbero non avere la vita facile contro la pattuglia Ducati, ma in cui El Tiburón de Mazarrón è convinto di poter dire la sua. Anche alla luce del doppio quarto posto ottenuto lo scorso anno in Romagna dal collaudatore Dani Pedrosa, impegnato in una proficua wildcard.
“Innanzitutto, sono contento di essere tornato competitivo ad Aragon, perché posso accettare di perdere ma non di non competere. È il minimo” ha sottolineato Acosta in conferenza stampa, tirando le somme dello scorso fine settimana e guardando alle sue aspettative per questa tappa: “È stato un buon weekend nel complesso ed è vero che i nostri avversari saranno veloci qui, ma Binder e Pedrosa hanno fatto una fantastica gara qui l’anno scorso. Quindi, perché non essere almeno competitivi come ad Aragon?”.
Il boss del team Tech3, Hervé Poncharal, non ha dubbi sul talento e il potenziale del due volte iridato, che vede pronto a lottare per il Mondiale nel 2025.
“Incrociamo le dita. Salire sulla moto ufficiale sarà sicuramente d’aiuto e anche il modo in cui stanno realizzando gli sviluppi all’interno dell’azienda negli ultimi mesi ci aiuterà a migliorare. Penso che presto o tardi saremo competitivi - ha commentato Pedro - Siamo un passo indietro rispetto alla concorrenza, ma credo che ci serva solo tempo per essere veloci. Non dobbiamo dimenticare che il nostro progetto è ancora abbastanza giovane. Faremo sicuramente un grosso passo avanti nei prossimi mesi”.
La strada per arrivare al top è ancora abbastanza lunga, ma il pilota iberico ha fiducia nella sua squadra.
“Cosa chiedo alla KTM per il 2025? Tante cose - ha ammesso il 20enne - Ci mancano ancora due o tre decimi. Come dico sempre, il nostro progetto è ancora piuttosto giovane e c’è ancora tanta strada da fare. Sono contento perché penso ancora che abbiamo il miglior test team di tutta la griglia e questo progetto ha solo bisogno di tempo per raggiungere la competitività dei nostri avversari”.
Dei primi passi avanti si sono visti proprio in Aragona, dove Acosta ha cominciato a lavorare con un nuovo telemetrista, l’ex elettronico di Augusto Fernandez, Adria Castella, con trascorsi in Moto3.
“Questo cambiamento non è dipeso dal fatto che abbiamo avuto alcune gare difficili, ma era già stato deciso. Era già stato pianificato che sarebbe stato il mio telemetrista l’anno prossimo - ha spiegato Pedro - Già che Augusto ha cambiato tecnico, e abbiamo fatto un cambiamento, perché non farne un altro? Non era il passo più importante da fare ma un cambiamento necessario all’interno del box ed è stato molto d’aiuto sin dal primo weekend ad Aragon, perché sia il mio capotecnico che il mio stratega erano molto più calmi e anch’io avevo solo una persona per concentrarsi sul mio stile di guida, per capire dove dovevo migliorare. Ha semplificato il lavoro nel box e sono contento per questo cambiamento”.
Oltre a concentrarsi sulla sua preparazione per i prossimi appuntamenti di campionato, il rookie del team GasGas Tech ha avuto modo nei giorni scorsi di girare a Misano in sella a una Kalex Moto2, per provare le sospensioni WP.
“WP fa parte del Gruppo Pierer Mobility ed è stata una buona occasione per loro per provare qui le sospensioni e anche per me per girare su un circuito su cui, vivendo in Spagna, non ho molte occasioni in stagione per girare - ha commentato - Sono piuttosto contento del test. Abbiamo svolto dei long run nel corso della giornata e sono stato molto più veloce rispetto alla gara che ho corso qui lo scorso anno. Tutto ciò in cui posso aiutarli può essere positivo sia per loro che per me”.
Un lavoro che sembra dare i suoi frutti, visto che stanno arrivando ottimi risultati da quanto Acosta è impegnato nello sviluppo delle sospensioni dell’azienda olandese.
“Non so se si tratti di una coincidenza. Non ho provato molte sospensioni pur essendo stato tanti anni nel Gruppo Pierer Mobility, ma ho sempre detto che WP ha un grandissimo potenziale e lo si vede anche dal livello che hanno in MotoGP, nel motocross e in molte altre classi - ha sottolineato - Non è semplice cominciare un progetto da zero, ma erano già abbastanza competitivi quando Zarco era in Moto2, quindi è difficile da dire. Alla fine, hanno delle ottime persone che lavorano lì e si trattava più che altro di un modo per capire le sospensioni”.
Parlando sempre di possibili coincidenze, il campione spagnolo ha commentato il fatto di essere andato molto meglio sulle piste in senso antiorario nella prima metà di stagione.
“Penso che se guidi con la mano giusta sia più semplice fare le curve a sinistra per via della posizione dell’acceleratore - ha osservato - Credo di essere migliorato nelle curve a destra, perché in passato ho fatto molta fatica nell’ultimo settore del Qatar e anche in America, mentre questa stagione non è andata così male. Per questo non ci penso. Forse si è tratto di una coincidenza”.
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