Scontato dire che per Bezzecchi Misano sia un posto speciale, la pista di casa. Marco, però avrebbe voluto arrivare all’appuntamento in un’altra situazione. Se lo scorso anno nel GP di San Marino aveva conquistato due secondi posti fra Sprint e gara, ora le sue possibilità di ripetersi non sono molte. La scintilla fra lui e la GP23 non è ancora scattata.
"Non sono ovviamente ancora al massimo delle potenzialità della moto, non riesco a trovarmi al meglio quando la guido e faccio fatica soprattutto a centro curva, come mi succede dall’inizio dell’anno - ha spiegato il pilota del team VR46 - In circuiti con curve lunghe fatico di più, dove invece ci sono più staccate fatico meno. Fortunatamente ho ancora un po’ di margine”.
Con la moto 2022, invece, l’intesa era perfetta. Cosa succederebbe se l’avesse ancora nel box?
“Non lo so perché quello che mi dà fastidio è la nuova costruzione delle gomme, è quello che mi ha messo in difficoltà - ha risposto alla domanda impossibile - Non so come potrebbero funzionare con la vecchia moto, non mi sento di sceglierne una, anzi preferisco la 2023 per cercare di sfruttarla al massimo e di crescere come pilota”.
La Desmosedici 2023 è comunque una moto molto competitiva, come ha dimostrato solo pochi giorni fa Marquez ad Aragon. I suoi dati sono interessanti per soprattutto per chi guida la sua stessa Ducati. In Spagna si è parlato molto dei 4 gradi in più in piega di Marc.
“Ovviamente li ho guardati ed è vero che piegava un po’ di più, ma dipende molto anche dalla posizione del corpo sulla moto - il commento di Marco sulle prestazioni dello spagnolo al MotorLand - Pecco vola ed è quello che piega di meno, non penso sia quello che fa la differenza, ogni pilota guida a modo suo. Semplicemente, ad Aragon Marquez era più a posto e più forte, i 4 grandi in più in piega non c’entrano niente. Bagnaia, invece, era più a posto in Austria o a Barcellona ma non piegava di più, è tutto molto soggettivo. Aleix Espargarò non tocca il gomito in curva, guida molto vecchio stile, Vinales è l’opposto, ma entrambi riescono a essere molto veloci con l’Aprilia”.
Sicuramente Misano è una pista molto diversa da quella spagnola e dovrebbero esserci meno problemi per i piloti.
“Ad Aragon avevamo l’incognita dell’asfalto nuovo e io ho sofferto molto con la gomma anteriore - ha detto il Bez - Qui l’anno scorso il consumo non era esagerato, infatti avevamo fatto una casa molto veloce. Vediamo come andrà domani e poi ne riparleremo”.
Una delle cose fondamentali sarà migliorare in qualifica.
“L’obiettivo è entrare in Q2. Ad Aragon, a causa delle mie difficoltà nel fare girare la moto, quando ho messo la morbida al posteriore, invece di migliorare, tendo a faticare di più. Ho molto sottosterzo e non riesco a fare le linee che vorrei” ha concluso Bezzecchi.