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Moto3, Luca Lunetta: "Senza Paolo Simoncelli non sarei qui oggi, ha creduto in me"

"Sono felice anche per lui, al parco chiuso mi ha dato due 'schiaffi' dalla contentezza. Dedico il podio alla mia famiglia, al lavoro di questi anni e ai sacrifici che abbiamo fatto. L'amicizia con Diggia? mi sta aiutando, abbiamo un rapporto stretto da anni, anche sabato mi ha dato consigli ed ha funzionato!"

Moto3: Luca Lunetta:

Lo avevamo intervistato per la prima volta a Jerez, nel retro dei box e visibilmente emozionato, l'allora ancora diciassettenne Luca Lunetta muoveva i primi passi in Moto 3 coi colori del team SIC58 di Paolo Simoncelli. Ci aveva raccontato del suo primo curioso approccio alle due ruote, del 58 che porta con orgoglio sulla carena, dei propri sogni e delle sfide che sapeva avrebbe dovuto affrontare.

A pochi mesi di distanza, l'emozione per lui è stata ugualmente speciale quando per la prima volta, e nel suo anno da rookie, ha varcato la soglia della sala conferenze a seguito del suo primo podio ad Aragon.

Un terzo posto quello del pilota romano arrivato poco dopo l'infortunio e su di un tracciato che ha saputo mettere in difficoltà persino i piloti più maturi. In gara Lunetta ha saputo gestire con intelligenza le sfide di un tracciato reso più complicato dalle intemperie, portando così la propria Honda NSF250RW sul podio per la prima volta in Moto 3. Un successo dedicato e condiviso non solo con la famiglia e col team, ma anche con strutture come quella dei Pata Talenti Azzurri FMI, che sul romano ha scommesso sin dalla sua tenera età.

Da inizio stagione sei sempre stato consistente nei tuoi risultati, cosa provi al tuo primo podio?
"E' un giorno speciale per me e per la mia famiglia - esordisce emozionato Luca Lunetta - dedico questo podio a loro, abbiamo lavorato molto e fatto tanti sacrifici sin da quando avevo cinque anni fino ad ora nel campionato. Persino mia sorella non si è goduta molto le vacanze, è sempre alle gare con me. Essere qui è bellissimo, non è facile arrivare a questo campionato ed anche per questo è un giorno speciale. Essere qui è un sogno, siamo cresciuti da inizio stagione, poi c'è stata una battuta d'arresto con l'infortunio durante la pausa estiva, ma ora stiamo tornando più forti di prima".

Come ha reagito Paolo Simoncelli?
"Mi ha tirato un paio di pizze al parco chiuso - scherza Lunetta - di contentezza è chiaro, mi ha abbracciato e ha fatto casino. Sono felice anche per lui, senza di lui non avrei avuto questa opportunità e non sarei qui oggi, è stata la persona che ci ha creduto di più. Mi sta mettendo in tutte le condizioni migliori possibili per continuare a fare bene".

Sei ancora al tuo primo anno da rookie, in cosa ti senti cresciuto come pilota in queste prime gare?
"E' stata una crescita costante, sono uno che deve capire ancora molte cose e Marco Grana mi sta aiutando in questo facendomi affrontare il tutto un passo alla volta. Questa è la nostra filosofia, individuare il problema e risolverlo, e mano a mano capisco sempre più cose e diventiamo più competitivi".

Anche l'amicizia con Fabio Di Giannantonio ti sta aiutando in questa fase di crescita.
"E' una amicizia che mi sta aiutando alla grande, abbiamo davvero un bel rapporto  molto stretto ormai da diversi anni. Ci sentiamo quasi ogni giorno e mi riempie di consigli utili. Anche sabato è stato così e devo dire che ha funzionato".

Sei anche parte dei talenti azzurri.
"Faccio parte di questo gruppo da quando ho 10 anni, anche loro mi hanno supportato moltissimo, non solo economicamente ma anche a livello tecnico. Mi hanno aiutato a crescere come pilota, quindi voglio ringraziare sia i tecnici che il presidente della federazione".

E' stato un podio non scontato arrivato poco dopo un infortunio.
"Al mio ritorno in Austria non ero ancora al 100% ma qui ad Aragon le sensazioni sono state ottime, sto cercando di raggiungere il mio potenziale. Con Marco Grana e la squadra abbiamo trovato subito un setup che ha funzionato. Non è stata una gara semplice  anche per via delle condizioni del tracciato, ma mi sono davvero divertito e mi sono sentito subito competitivo. La scelta delle gomme si è rivelata giusta e mi ha aiutato nelle frenate e nelle curve veloci. Finalmente ho potuto lottare tra i più veloci, ora l'obiettivo sarà mantenere questo livello".

Le condizioni dell'asfalto erano difficili da gestire.
"Si, le condizioni erano pessime, era molto scivoloso e appena fuori dalla traiettoria si rischiava molto, ma col team siamo riusciti a lavorare bene ed ottenere il massimo in ogni sessione. Dal venerdì ho iniziato a seguire Alonso e Rueda per cercare di carpirne i segreti. Da quel momento ho sempre pensato di poter ottenere qualcosa in gara. In gara a due giri dalla fine stavo salendo forte nel tentativo di raggiungere Veijer, ho commesso un errore alla 3 e mi sono inserito largo, lì ho capito che avrei dovuto fare un passo indietro e che comunque il podio era a portata".

Dove pensi di aver fatto il salto con questa moto?
"Nei test la moto è migliorata proprio nel punto di frenata, ma per il resto abbiamo mantenuto la stessa base. Mi sono concentrato sul ritrovare quelle sensazioni sulla moto che avevo lasciato al Sachsenring".

Il tuo percorso non è stato sempre facile.
"E' passata tanta strada, il primo anno in rookies cup non è stato per nulla semplice, chiusi 23° ma non ho mai mollato, ho sempre cercato di capire le cose ed alla fine poco a poco abbiamo risolto ogni ostacolo che ci si parava davanti, ma sarebbe stato tutto impossibile senza l'aiuto di tutti quanti, dagli sponsor al team alle persone che ho attorno".

Questo podio è sicuramente il modo migliore di presentarti alle prossime gare a Misano.
"Non vedo l'ora di mettermi alla prova, non ho mai corso nel GP di casa su una Moto 3. Il GP di casa è sempre un appuntamento speciale sul calendario, penso che ci saranno molti dei miei fan. Non sono ancora al 100% della mia forma fisica ma sto recuperando in fretta il livello che avevo prima della pausa estiva".

C'è un prima ed un dopo il primo podio. Cosa farai ora?
"Innanzitutto voglio riposarmi, questa gara mi ha finito!" - ammette infine scherzando - voglio tornare al 100% per poter affrontare Misano al meglio".

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