Aston Martin crede ancora nel motore V12, ed è per questo che ha deciso di non elettrificare la sua nuova auto. Ha il nome di Aston Martin Vanquish, non ha batterie né motori elettrici, ha un mostruoso 12 cilindri e "spara 835 CV, punto e basta. Va dunque controcorrente, vuole essere "diversa" e lo dimostra con i fatti. Vediamo insieme come è fatta, ma sappiate che sarà prodotta in soli 1.000 esemplari.
Squadra che vince...
Esternamente la nuova Vanquish non si discosta da quanto visto in passato a livello di design. Ovviamente è ancora più aerodinamica, e vede diverse modifiche, ad iniziare dal passo, allungato di 80 mm. I richiami alle vetture da corsa sono diversi, ad iniziare dalle feritoie ispirate alle F1, passando per la coda Kamm, installata per cercare di ridurre il più possibile la resistenza aerodinamica. Splendito il tetto panoramico in vetro, per tutta la lunghezza. Gigantesca la griglia anteriore, per cercare di raffreddare il motore. Non mancano i fari Matrix LED con firma luminosa rivista. Le maniglie delle porte ora sono a scomparsa e gli specchietti retrovisori sono privi della cornice. Larga la parte posteriore, con tanto di diffusore lungo tutta la larghezza dell'auto. Rivisto anche l'impianto di scarico, (optional quello in titanio).
Salendo a bordo della nuova Aston Martin Vanquish, troviamo due posti secchi. Tutto è all'insegna del lusso, ad iniziare dai sedili Sport Plus, di serie. Optional i sedili Performance in fibra di carbonio. Nella parte posteriore dell'abitacolo c'è spazio per un set di valigie (su misura Schedoni). Davanti al pilota, troviamo un quadro strumenti digitale da 10,25" e a lato un monitor del sistema di infotainment da 10,25".
Aston Martin Vanquish: V12 puro
Come accennato in apertura, la Vanquish è equipaggiata con un propulsore 12 cilindri. E' un 5.2 biturbo da 835 CV e 1.000 Nm di coppia massima, per raggiungere i 160 CV/litro. Segnaliamo il blocco cilindri e le bielle rinforzate, mentre teste cilindri sonostate riprogettate. Il sistema di aspirazione e lo scarico sono stati invece ottimizzati. I turbocompressori ora sono in grado di raggiungere una velocità massima superiore del 15% rispetto all'unità precedente. Gli iniettori di carburante, hanno ora una portata superiore del 10%. Segnaliamo poi la tecnologia Boost Reserve (il motore è più reattivo in sorpasso).
Prima volta anche per il cambio, automatico ZF ad 8 marce, abbinato ad un differenziale posteriore elettronico a slittamento limitato (e-diff) per migliorare la dinamica del veicolo nelle curve strette, ed aumentare il controllo alle alta velocità. La velocità massima è di 345 km/h. Rivisto anche il telaio, con una struttura in alluminio, sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e posteriori multilink. Come detto il passo è allungato, e non mancano dei rinforzi strutturali (+75% di rigidità laterale). Nuova anche la configurazione degli ammortizzatori Bilstein DTX. Le modalità di guida sono la GT, la Sport e la Sport+. Presenti le barre antirollio di maggior diametro ed un sistema di sterzo elettrico servoassistito ricalibrato. I dischi sono in carboceramica ed i pneumatici i Pirelli P Zero (montati su cerchi in lega da 21 pollici). Non si conoscono i prezzi, ma parliamo di almeno 250.000 euro. Arriverà nelle concessionarie il prossimo ottobre.