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Cecchinello: "Chantra? Un onore far debuttare un thailandese in MotoGP"

"Dobbiamo essere pragmatici, Ogura sulla carta forse avrebbe offerto maggiori garanzie dal punto di vista sportivo, ma alle Case interessano moltissimo i mercati come la Thailandia. Poi sono convinto che Somkiat abbia un bel potenziale da esplorare"

MotoGP: Cecchinello:

Durante il weekend di Aragon è stato svelato il nome dell'erede di Taka Nakagami sulla sella della Honda LCR Idemitsu. Nel 2025 sarà infatti Somkiat Chantra a rilevare quella RCV gestita dalla squadra di Lucio Cecchinello, proseguendo una tradizione che vede il suo team destinato a far debuttare e crescere giovani talenti asiatici. Ne abbiamo parlato con Lucio nel paddock del Motorland, ascoltando il suo punto di vista ed anche esplorando in modo più ampio le motivazioni che porteranno Chantra a diventare il primo pilota thailandese a debuttare nella top class. 

"Somkiat è una grande novità per la MotoGP - le parole di Cecchinello - per la Honda ed anche una bella opportunità per il futuro per noi, per cercare di riconfermare le nostre capacità. Noi vogliamo essere utili ai piloti che meritano una chance in MotoGP. Devo dire come premessa, che il progetto Idemitsu Honda, rappresenta un po’ l’ultimo gradino di un grande percorso che Honda e Dorna hanno voluto preparare per i piloti asiatici".

Stiamo parlando di mercati che da un certo punto di vista rappresentano il futuro della MotoGP. 
"Il nostro sport è ovviamente molto popolare in Europa, ma sappiamo anche che la Dorna, la FIM, le Case che hanno interessi mondiali, hanno bisogno che la griglia di partenza sia formata da piloti di diverse nazionalità. Sappiamo anche che in Asia non ci sono le stesse opportunità economiche e sportive per tutti, quindi Honda ha iniziato questo bel progetto della Talent Cup in Asia con i Team Honda Asia in Moto3 e Moto2, e poi il lato Idemitsu del nostro box rappresenta proprio lo step finale di questa idea".

Finisce una sorta di epoca con Nakagami, sono stati anni belli ma forse era il caso di cambiare?
"Si, il primo pilota ad occupare questo posto è stato Nakagami, adesso dopo sette anni era arrivato il momento di lasciare spazio ad un altro giovane. Credo che tutti si appettassero che fosse Ogura l’erede naturale di Nakagami. Ai ha fatto le sue considerazioni, aveva sul piatto l’offerta Honda ma anche quella del Team Trackhouse ed ha fatto le sue valutazioni. Subito dopo Ogura, Chantra era l’altra scelta possibile. Ha dimostrato di poter essere competitivo, ha delle capacità e del talento. Ha già dimostrato di saper vincere un Gran Premio e anche se non sta facendo una stagione straordinaria quest’anno ci sono dei motivi dietro questa cosa. Noi lavoreremo in modo umile come sempre, per aiutarlo a crescere e diventare un pilota competitivo anche in MotoGP".

Debutterà in sella ad una MotoGP in gara proprio a Buriram, la sua pista di casa. Avrà tanta pressione in più, non sarà facile. 
"Si, per Somkiat sarà un debutto molto duro in Thailandia nel primo GP del 2025. Diciamo che da parte nostra il lavoro da fare sarà quello di non trasferirgli tutta la pressione che uno scenario del genere comporta e di arrivare preparati al meglio. Però da quanto ne so, è un ragazzo che ha dimostrato di andare ancora più forte quanto c’è tanta pressione. Ha fatto delle bellissime gare, come l’anno scorso a Motegi quando ha vinto. Non sarà facile, ma sarà anche una bellissima occasione per tutti".

Da un certo punto di vista, non pensi che sia meglio avere Chantra piuttosto che Ogura? Intendo soprattutto dal punto di vista commerciale. 
"Sicuramente ci sono aspetti molto importanti nell’avere un pilota thailandese in griglia. Dobbiamo essere sempre molto pragmatici e saper separare i vari aspetti di ogni questione. Se pensiamo prettamente all’aspetto sportivo, guardando i numeri, forse Ogura avrebbe garantito qualche vantaggio in più come pilota rispetto a Chantra. Però dall’altro lato ha voluto fare una scelta diversa. Poi sono convinto che anche Somkiat possa fare la sua bella figura dal punto di vista sportivo. Se invece osserviamo la situazione più dall’esterno e cerchiamo di avere una visione più complessiva, avere per la prima volta un pilota thailandese è fondamentale".

La MotoGP deve andare in quella direzione forse.
"
La Thailandia è un mercato importantissimo per la Honda come per tutte le altre Case. Rappresenta un paese in grande crescita dove l’indice di popolarità della MotoGP è alle stelle, quindi siamo onorati e contenti di poter lavorare con un pilota come Somkiat e di poter essere il mezzo e la squadra che porta un thailandese per la prima volta nel mondiale, una cosa secondo me importante per tutto il paddock".

Con Nakagami si era creato un rapporto che andava oltre il punto momento sportivo. Ti mancherà?
"Sono d’accordo con te, ma sono contento che non sia un vero addio con Taka. Continuerà a far parte della famiglia Honda, continuerà a venire nei circuiti di tutto il mondo perché lui sarà il test rider della HRC, che dovrà sobbarcarsi il lavoro di selezione delle evoluzioni da testare in Giappone prima ancora che il materiale arrivi in Europa. La sua presenza in Europa in alcuni GP è prevista in più occasioni anche solo per ascoltare le problematiche espresse dai piloti in pista. Servirà per avere una visione sempre più concreta e corretta di tutto quello che si deve migliorare sulla moto".

Forse Taka diventerà la figura che mancava per trovare la strada giusta per la Honda. 
"Si, sarà na figura che mancava. Nella MotoGP di oggi poi, dove le Case europee hanno preso la leadership nei confronti delle giapponesi, Taka sarà la figura che mancava e che sarà molto importante per il futuro della Honda".

photocredit ©PierLuca Brunetti

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