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MotoGP, Bagnaia Vs Martin: si preannuncia battaglia fino all'ultimo GP

Ora bisognerà spostarsi a San Marino, dove l'anno scorso a trionfare è stato Martin. Dopodiché, dopo una settimana di buco si tornerà a Misano (in sostituzione del Kazakistan). i due piloti duelleranno prima in Indonesia e poi in Giappone

MotoGP: Bagnaia Vs Martin: si preannuncia battaglia fino all'ultimo GP

La MotoGP sta regalando ai suoi appassionati grandi emozioni anche quest'anno. Il duello tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin, infatti, sembrerebbe essere destinato a protrarsi fino all'ultimo Gran Premio.

Già nel corso del 2023 i due piloti hanno lottato fino all'ultimo per il titolo, vinto poi da Bagnaia, ma questo non ha incrinato minimamente il loro rapporto al di fuori della pista. Tra loro c'è grandissimo rispetto, il che è una notizia rispetto ad altri storici duelli che abbiamo avuto modo di vedere in passato, il cui più recente è stato senza ombra di dubbio quello tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, pieno di tensioni grazie anche al comportamento in pista di Marc Marquez in Malesia. Lo stesso Bagnaia, infatti, ha ribadito che se all'interno della pista c'è battaglia con Martin, al di fuori di essa la relazione con lo spagnolo è assolutamente pacifica.

Pecco o Jorge? Ecco chi vince per i bookies

Come facilmente intuibile dalle quote appena viste, nonostante Bagnaia sia leggermente favorito con una quota che mediamente scende sotto il 2.00, la lotta dovrebbe essere serrata fino alla fine. Pertanto, qualora si voglia provare a puntare sull'italiano o sullo spagnolo per il titolo mondiale 2024, sarebbe consigliabile utilizzare uno dei bonus senza deposito scommesse che si possono trovare e confrontare nella lista aggiornata di Oddschecker.com. La classifica, per l'appunto, vede ora come ora Bagnaia secondo a quota 276 punti, mentre Martin è in prima posizione a 299. Le avvisaglie c'erano già state nei primi due Gran Premi, prima in Qatar e poi in Portogallo. Lì, infatti, c'erano già stati i primi trionfi rispettivamente dell'italiano e dello spagnolo. Dopo il Gran Premio delle Americhe, nel quale sia Pecco che Martin sono rimasti fuori dal podio, il pilota della Ducati è tornato a trionfare in Spagna, mentre due settimane dopo, in Francia, ad avere la meglio è stato nuovamente lo spagnolo. 

Nei 14 giorni seguenti Bagnaia ha chiuso sul primo gradino del podio le gare effettuate in Catalogna e in Italia, con il pilota della Pramac che si è posizionato rispettivamente al secondo e al terzo posto. La solfa non è cambiata poi né in Olanda né in Germania, dove l'italiano ha continuato a dominare subito prima della pausa estiva.

 Il rientro dalla pausa estiva e le prossime gare

Prima della vittoria in Austria, maturata il 18 agosto, Bagnaia si è piazzato al terzo posto al termine del Gran Premio andato in scena in Gran Bretagna il 4 dello stesso mese, che ha visto invece Martin chiudere in seconda posizione. Ad Aragon Bagnaia ha avuto un brutto weekend, totalizzando un solo punto nella Sprint e incappando in una collisione nel GP finendo a terra. Al termine del campionato mondiale mancano ancora 8 Gran Premi. 

Ora bisognerà spostarsi a San Marino, dove l'anno scorso a trionfare è stato Martin. Dopodiché, dopo una settimana di buco si tornerà a Misano (in sostituzione del Kazakistan). i due piloti duelleranno prima in Indonesia e poi in Giappone, circuiti nei quali nella stagione precedente a chiudere sul primo gradino del podio sono stati rispettivamente proprio Pecco Bagnaia e il pilota Pramac. Le ultime 4 gare, infine, si svolgeranno in Australia, Thailandia, Malesia e Valencia. 

Se analizziamo i risultati ottenuti da Bagnaia e Martin in questi circuiti nel corso della passata stagione, vediamo come nessuno dei due sia riuscito a trionfare in terra australiana, mentre in Thailandia ad avere la meglio è stato lo spagnolo con tutta l’amarezza di Pecco. In Malesia l'anno scorso la vittoria è stata conquistata da Bastianini, a Valencia l'ultimo campionato del mondo si è deciso con il trionfo definitivo di Bagnaia, che ha così conquistato il suo secondo titolo mondiale in carriera nella massima serie.
 

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